2007-09-04 15:50:33

Lavorate con fede ed entusiasmo per mettere in pratica le conclusioni di Aparecida: così il cardinale Jorge Mario Bergoglio che ha presentato in Argentina il documento del Celam


La Grande missione continentale è l’impegno delle Chiese dell’America Latina e dei Caraibi: è quanto ha affermato il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires e presidente della Conferenza episcopale argentina, che ha presentato il documento finale della Conferenza di Aparecida. Il porporato ha ricordato che la redazione del testo è stata intensa e faticosa, poiché si è dovuto integrare “in un corpo organico almeno 2.240 proposte integrative che si presentavano con molteplici diversità di stile e contenuti”, ed ha definito la V Conferenza dell’episcopato latinoamericano e caraibico un “importante, sereno e costruttivo momento di comunione ecclesiale”. “Chiedo a tutti di lavorare con fede e con entusiasmo per mettere in pratica le conclusioni pastorali che nascono da un incontro che ha avuto caratteristiche di grande rilevanza – ha spiegato il cardinale Bergoglio – consentendo una partecipazione di tutti i membri della Chiesa senza precedenti”. Padre Carlos Galli, fra gli esperti che hanno accompagnato il cardinale Bergoglio e che hanno partecipato come consulenti alla V Conferenza del Celam, ha sottolineato che “le linee missionarie del documento finale sono da porre in relazione anche con il forte sostegno che i vescovi stanno dando all’integrazione latinoamericana che deve coinvolgere anche le Chiese particolari”. Il sacerdote ha ribadito inoltre che il documento non vuole essere e non è una controffensiva di fronte al calo dei fedeli degli ultimi anni, bensì un progetto missionario organico per il XXI secolo. Padre Víctor Manuel Fernández, ha spiegato invece che il tema centrale del documento finale è quello della Vita in Cristo del quale tutti siamo discepoli e missionari. “La parola 'vita', nel testo – ha detto ancora padre Fernández – appare 631 volte, ciò vorrà dire qualcosa di molto rilevante”. Infine, il sacerdote ha concluso la sua analisi ricordando altri due elementi fondamentali: da un lato mettere “la Bibbia, non solo nelle mani dei sacerdoti ma anche dei laici, e dall’altro, l’opzione preferenziale per i poveri nella prospettiva così lucidamente illustrata da Benedetto XVI quando nel suo discorso ha parlato di scelta cristologica”. (T.C.)







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