SPAGNA L'arcivescovo di Barcellana ricorda il ruolo educativo della famiglia
BARCELLONA, 3set07 -"Oggi ci sono molti genitori cristiani che sono veramente coscienti
dell'importanza del ruolo dell'educazione familiare nella trasmissione della fede.
E che si preoccupano che i loro figli si aprano alla vita e alle relazioni personali
in un universo dentro il quale c'è un Dio Padre, Gesù il Figlio di Dio fattosi uomo
per noi, la Vergine Maria, il cielo, l'inferno, il bene e male, la Chiesa ed i sacramenti,
segni dell'incontro e della comunione con Gesù Cristo". Lo ha scritto, in una recente
lettera pastorale, l'arcivescovo di Barcellona, mons. Lluís Martínez Sistach. "Tuttavia,
anche oggi, sfortunatamente, ci sono molti bambini - osserva il presule -, che si
aprono ad una visione del mondo privata di riferimenti religiosi. I genitori non hanno
tempo per badare a quest'aspetto. Forse, non trovano le parole, né sanno le preghiere
che potrebbero insegnare ai loro figli". Insomma, si è creata "una specie di secolarizzazione
della vita familiare che ostacola la prima educazione cristiana di molti bambini".
E anche se resta la catechesi in parrocchia o nelle scuole, specialmente in quelle
cristiane, "bisogna ricordare - avverte mons. Martínez Sistach - che un'iniziazione
cristiana nel seno della famiglia ha una funzione insostituibile". È "in seno alla
famiglia" a giudizio dell'arcivescovo di Barcellona che "il bambino deve potere scoprire
il suo essere cristiano", "deve potere ricevere la prima iniziazione alla vita cristiana,
nelle sue forme basilari", imparando a vivere "della fiducia in Dio, della preghiera,
della capacità di amare e di perdonare". (Sir - MANCINI)