Prime lauree in medicina all'Università cattolica del Mozambico
“Oggi è una giornata storica per il Mozambico e per il mondo intero”: così padre Alberto
Ferreira, rettore dell’Università cattolica del Mozambico, si è rivolto ai primi 13
giovani studenti mozambicani che sono diventati medici a Beira. Con la cerimonia di
sabato scorso, infatti, riferisce l'Agenzia Sir, è iniziato un “nuovo corso”: per
la prima volta nella storia del paese sono stati formati medici fuori dalla capitale
Maputo, grazie agli impegni presi dall’Università cattolica locale dopo gli accordi
di pace di Roma, che nel 1992 hanno posto fine ad una lunga e devastante guerra civile.
“Un segnale deciso per la riduzione degli squilibri nell’accesso alle opportunità
formative tra il nord e il sud del paese, fortemente sostenuto dalla Cei”, si legge
in una nota del Cuamm (Collegio universitario aspiranti medici e missionari), presente
alla cerimonia, cui ha partecipato anche l’arcivescovo di Beira, mons. Jaime Pedro
Gonçalves, già protagonista degli accordi di pace. Presenti anche delegazioni di Olanda,
Germania e Stati Uniti. Per l’Italia ha partecipato una rappresentanza guidata da
"Medici con l’Africa Cuamm", che dal 2004 appoggia la Facoltà di Medicina con due
medici impegnati nella formazione degli studenti, oltre a dare supporto all’Ospedale
Centrale di Beira, secondo ospedale del paese con funzioni di Clinica Universitaria
per la Facoltà. In Mozambico le stime parlano di 600 medici per 20 milioni di abitanti.
La metà di essi è concentratanella capitale. La Facoltà di Medicina dell’Università
Cattolica del Mozambico è nata nel 2000 con l’obiettivo di formare medici per far
fronte agli enormi bisogni sanitari delle province centro-nord del paese, sprovviste
di opportunità formative qualificate. Fino ad allora l’unica Facoltà di Medicina esistente
nel paese era a Maputo, 1.200 chilometri a sud di Beira.(R.P.)