Attesa a Lima, in Perù, per l’arrivo fissato alle 17.30 circa, ora locale, del cardinale
segretario di Stato Tarcisio Bertone, che nel Paese colpito dal forte sisma del 15
agosto porterà la solidarietà spirituale e materiale del Papa, con un contributo di
200 mila dollari per i soccorsi urgenti. Il porporato si recherà poi nelle località
duramente provate dal terremoto che, stando all’ultimo bilancio della Protezione Civile,
ha provocato almeno 540 morti. Difficoltà nella distribuzione degli aiuti sono segnalate
da Morena Zucchelli, coordinatrice in Perù del COOPI, Cooperazione Internazionale,
intervistata da Antonella Palermo: 00:01:42:38
R. - La situazione è
abbastanza complicata: abbiamo visto che chi ha il compito di gestire questa emergenza
non riesce a organizzarsi nelle zone più decentrate. Ci sono moltissimi aiuti che
stanno arrivando, ma c’è molta difficoltà nella distribuzione di questi aiuti.
D.
- Di che genere di aiuti avete maggiormente bisogno?
R. – Il grande problema
che stiamo affrontando sono le tende perché non se ne trovano. Questa è la quarta
emergenza che il Paese vive: c’è stata un’inondazione in gennaio-febbraio, un freddo
intensissimo ad inizio marzo, poi di nuovo in luglio e agosto è tornato il freddo
intenso, infine questo terremoto. Stiamo dotando la popolazione di case di legno che
sono case prefabbricate ma cerchiamo anche di gestire le tende che abbiamo a disposizione.
Non ce ne sono abbastanza e la protezione civile, che ha mandato un aereo dall’Italia,
ne aveva solamente trenta.
D. - Quanti gradi ci sono?
R. - Nella zona
siamo sugli 8, 9 gradi, è molto umida e quest’anno è particolarmente fredda. La notte
è il momento più difficile perché gli sfollati dormono fuori e si coprono con le tende.
C’è paura perché soprattutto nelle zone rurali manca la luce: stiamo dando per questo
candele e poi c’è il timore di un nuovo terremoto. Ci sono scosse in continuazione
e manca l’assestamento della placca di Nazca.
D. - Quindi, è possibile che
siano anche scosse di una intensità maggiore di quelle di assestamento che state vivendo
in questi giorni?
R. - Sì questa è la grande paura: tutto è successo una settimana
fa e se si vede sui siti web dell’Istituto geofisico del Perù, si continuano ancora
a registrare scosse, alcune anche molto forti.