2007-08-20 15:50:43

Il futuro dell’Unione Europea in primo piano al Meeting di Rimini, con l’intervento del presidente del Parlamento di Strasburgo, Poettering


“La Costituzione europea è stata un ottimo esempio di collaborazione tra il Parlamento europeo ed i governi nazionali. Il recente Trattato che sarà sottoposto all'approvazione degli Stati ne riprende gli aspetti migliori”. Sono le parole del presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert Poettering, che ieri ha aperto i lavori del Meeting di Rimini con una tavola rotonda sull'Identità europea. Sempre incentrato sul futuro del Trattato costituzionale europeo, il messaggio inviato al Meeting dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano. Da Rimini, il nostro inviato Luca Collodi:RealAudioMP3


Per Poettering, in vista della auspicata approvazione del Trattato, serve "la compattezza psicologica e culturale dei 27 Paesi membri dell'Unione":

 
"L'Europa deve molto all'Italia. Infatti non solo l'Italia è uno dei Paesi fondatori ma a tutt'oggi contribuisce con forza e convinzione al progresso dell'Unione verso una maggiore integrazione politica. Quell'integrazione politica per la quale Alcide De Gasperi - di cui oggi ricorre il 53.mo anniversario della morte - si è battuto con grande passione e lungimiranza".
 
Incalzato dalle domande del giornalista John Waters, editorialista del quotidiano The Irish Times, sul tema dei valori comuni europei che per il rispetto al "politicamente corretto" rischiano di diventare "così generici da non significare più nulla per nessuno", Poettering torna sulla questione delle "radici cristiane", ricordando come la maggioranza del Parlamento europeo fosse contraria. "Alcuni contenuti del Trattato – ricorda - sono però espressione della Dottrina sociale della Chiesa". L'appello del presidente Poettering è quello di guardare all'Europa in modo positivo. "Le critiche sono legittime - ha detto - a volte giustificate, ma non bisogna dimenticare che il nostro Continente non ha mai vissuto un periodo di prosperità, pace e benessere come oggi. Da qui bisogna ripartire per migliorare l'Europa".

 
In un messaggio di auguri al “popolo” del Meeting del presidente della Repubblica italiana, definito un'occasione consolidata per rispondere alle domande e alle attese dei cittadini più giovani, anche Giorgio Napolitano torna a parlare di Europa. Per il capo dello Stato c'è il rischio che "la complessità dei negoziati e la rinuncia a significative ambizioni del Trattato costituzionale sottoscritto nel 2004 facciano regredire il processo d'integrazione ad una semplice rete di cooperazione intergovernativa". (Da Rimini, Luca Collodi, Radio Vaticana)







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