2007-08-17 14:35:49

Rientrato in Egitto il medico cristiano trattenuto dalle autorità saudite per la sua fede


È tornato a casa il medico cristiano, di origini egiziane, trattenuto per due anni in Arabia Saudita a causa della sua fede. A dare la notizia, l’organizzazione per i diritti umani, International Christian Concern (ICC), che aveva denunciato il caso, organizzando una campagna per il suo ritorno in patria. “Abbiamo avuto conferma – dicono da Washington i responsabili dell’ICC, citati da AsiaNews – che il dott. Mamdooh Fahmy è atterrato al Cairo e ora è con la sua famiglia”. Mamdooh Fahmy lavorava dal 2004 come chirurgo presso l’Albyaan Menfhoh Medical Center di Riyadh. Da subito, i colleghi musulmani hanno iniziato a denigrarlo perché cristiano, finché nel 2005 ha ricevuto una “visita” della muttawa, la polizia religiosa del Regno. Dopo aver perquisito la sua casa, gli agenti lo hanno accusato di essere un missionario cristiano e di consumare bevande alcoliche. Tenuto in isolamento per cinque giorni, è stato poi rilasciato. Ormai senza lavoro, il dottore voleva rientrare in Egitto, ma per due anni le autorità saudite hanno negato di restituirgli il passaporto e concedergli i documenti necessari a lasciare il Paese. Legata alla Commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio, la muttawa si occupa soprattutto di perseguire chi beve alcolici, non veste secondo le regole islamiche o tiene comportamenti “immorali”. (R.M.)







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