Mutui Usa: venerdì nero per le borse. Per Draghi l'Italia non è a rischio
"Non c'e' alcuna ragione particolare per temere un contagio della crisi dei mutui
subprime all'Italia". Lo affermano fonti della Banca d'Italia, spiegando che "come
tutte le banche centrali dell'Eurozona via Nazionale sta seguendo da vicino la situazione”.
Anche oggi comunque pesanti perdite per le borse europee e a Wall Street, soprattutto
a carico dei titoli bancari. Per tentare di tranquillizzare i mercati la Banca Centrale
Europea e la Federal Riserve hanno immesso altra liquidità. Alessandro Guarasci ha
intervistato l’economista ed esperta di mercati mobiliari Maria Rosa Borroni :
R. –
Dipende ovviamente dal comportamento degli investitori, nel senso che in Europa, per
il momento non ci sono fenomeni strutturali da poter generare una crisi generalizzata.
Certo è che se gli investitori si fanno prendere dal panico, è ovvio che le conseguenze
anche sull’Europa potrebbero diventare abbastanza importanti.
D.
– Al momento, dunque, questa sembra essere solo una bufera estiva?
R.
– Diciamo di sì, anche se ci sono delle cause strutturali: molti fondi nel tentativo
di generare maggiore redditività, che è poi quella che chiedono gli investitori, sono
andati ad acquistare e ad inserire nel loro portafogli delle attività – anche un po’
rischiose – che derivano dalle operazione cartolarizzazione dei mutui e in particolare
dei mutui ad alto rischio, ad elevato rischio come sono quelli che sono attualmente
in crisi negli Stati Uniti.
D. – Tutta questa vicenda,
secondo lei, potrebbe avere qualche effetto anche sull’economia reale e, quindi, influire
anche sull’aumento del PIL?
R. – No, credo che non
dovrebbero esserci effetti. L’economia per il momento è buona, è solida e quindi magari
qualche frazione di punto di percentuale potrebbe – diciamo – ballare, ma non credo
che questo possa avere grosse conseguenze.
D. –
Professoressa, la gente quando parla di mutui e quando sente parlare di mutui pensa
anche alla propria rata mensile che dovrà pagare: secondo lei ci sono rischi per chi
ha acquistato una casa?
R. – No. I rischi per chi
ha acquistato la casa - parliamo ovviamente di un debitore italiano - possono eventualmente
derivare soltanto dal rialzo dei tassi di interesse che viene deciso dalla Banca Centrale
Europea, cosa che sembra tra l’altro essere intenzionata a fare. E’ anche vero che
molte persone – soprattutto negli ultimi tempi – hanno assunto mutui a tasso fisso
e, quindi, tutte queste persone sono al riparo da ogni rialzo. Lo sono ovviamente
molto meno quelle persone che hanno dei mutui a tasso variabile. La decisione di rialzo
dei tassi da parte della Banca Centrale Europea non avrà nulla a che vedere con la
crisi dei mutui subprime degli Stati Uniti, ma sarà legata unicamente ai timori di
una ripresa dell’inflazione. Solo quello.