2007-08-09 12:33:07

La Chiesa celebra la memoria di Santa Teresa Benedetta della Croce - Edith Stein, vergine e martire, compatrona d’Europa


Oggi la Chiesa, come ha ricordato il Papa ieri all’udienza generale, celebra la memoria liturgica di Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, Patrona d’Europa insieme a Santa Brigida e Santa Caterina da Siena. Ebrea tedesca, filosofa, carmelitana, è morta martire nel Campo di concentramento nazista di Auschwitz nell’agosto del 1942: aveva 50 anni. Il servizio di Sergio Centofanti.RealAudioMP3


“Emerge davanti a noi il volto di Edith Stein, Theresia Benedicta a Cruce: ebrea e tedesca scomparsa, insieme con la sorella, nell'orrore della notte del campo di concentramento tedesco-nazista; come cristiana ed ebrea, ella accettò di morire insieme con il suo popolo e per esso”.
 
Con queste parole il Papa, il 28 maggio dell’anno scorso durante la sua storica visita nel campo di Auschwitz, ha ricordato Edith Stein. Una donna che cercava con tutta se stessa la verità: a 14 anni abbandona la religione ebraica e diventa agnostica. Ma entra in crisi: un giorno s’imbatte nell’autobiografia di Santa Teresa d’Avila. La legge d’un fiato. Alla fine esclama: “questa è la verità”. E’ il 1921: Edith Stein, a 30 anni, si converte al cattolicesimo: lei, che da filosofa aveva cercato a lungo la verità, scopre che questa non è un’idea o un concetto, ma una persona, Cristo. La sua conversione reca un dolore immenso alla madre. Di lì a poco anche la sorella Rosa la seguirà sulla via di Cristo. Si fa carmelitana con il nome di Teresa Benedetta della Croce: “più uno vive raccolto in Dio – scrive - più irradia luce su tutti”. In Germania imperversa il nazismo e la persecuzione anti-ebraica. Lascia il suo Paese per recarsi in un convento carmelitano in Olanda con la sorella. Nel 1942 i vescovi olandesi denunciano in un documento la persecuzione antisemita. La rappresaglia nazista è immediata: i cattolici di origine ebrea in Olanda vengono deportati, comprese le due sorelle Stein: Edith rifiuta una proposta di fuga e dice a Rosa: “Vieni, andiamo per il nostro popolo”. Si sente figlia d’Israele e vuole condividere fino in fondo il suo destino. Per lei appartenere al popolo ebraico è essenziale: “significa – afferma - appartenere a Cristo non solo con lo spirito, ma con il sangue". Muoiono entrambe ad Auschwitz il 9 agosto 1942. “Più si fa buio intorno a noi – dice - più dobbiamo aprire il cuore alla luce che viene dall’Alto”. Per Edith Stein è la Croce “l’unica speranza” :
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“Il mondo è in fiamme: la lotta tra Cristo e anticristo si è accanita apertamente, perciò se ti decidi per Cristo può esserti chiesto anche il sacrificio della vita. Contempla il Signore che pende davanti a te sul legno, perché è stato obbediente fino alla morte di Croce … Attraverso la potenza della Croce puoi essere presente su tutti i luoghi del dolore, dovunque ti porta la tua compassionevole carità… La Croce è la via che dalla terra conduce al cielo. Chi l'abbraccia con fede, amore, speranza viene portato in alto, fino al seno della Trinità … Ave Croce, unica speranza!”

 
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“Questa eroica testimone del Vangelo aiuti ciascuno ad avere sempre fiducia in Cristo e a incarnare nella propria esistenza il suo messaggio di salvezza”. (Benedetto XVI all'udienza generale del 9 agosto 2006)







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