2007-08-06 14:50:55

Attesi 2 mila delegati alla III Assemblea ecumenica europea in programma a Sibiu, in Romania


Sono attesi oltre 2 mila delegati cattolici, evangelici ed ortodossi a Sibiu, in Romania, per la III Assemblea ecumenica europea che si svolgerà dal 4 al 9 settembre. Il meeting, promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e dalla Conferenza delle Chiese Europee (KEK), riunirà rappresentanti delle Chiese e dei cristiani d’Europa, 80 giovani e altre 400 persone tra staff, invitati e giornalisti. L’incontro, sul tema “La luce di Cristo illumina tutti”, affronterà argomenti tratti dalla Charta Oecumenica, che verteranno su spiritualità, testimonianza, Europa, religioni, migrazioni, creazione, pace, giustizia. L’Assemblea è frutto di un percorso intrapreso dalle Chiese cristiane d’Europa e cominciato lo scorso anno. La prima tappa si è svolta a Roma dal 24 al 27 gennaio ed ha visto 150 delegati discutere di radici del cristianesimo e di “nuova luce sulla strada della riconciliazione tra i cristiani di Europa”. La seconda tappa ha incluso una serie di incontri nazionali e regionali nei singoli Paesi su temi ispirati alla Charta Oecumenica ma più legati ai contesti locali. L’ultima tappa si è svolta dal 15 al 18 febbraio a Lutherstadt Wittemberg, per “riscoprire il dono di luce che il Vangelo di Cristo è per l’Europa di oggi”. L’Assemblea si chiuderà con la pubblicazione di un documento finale e i suoi organizzatori hanno voluto anche promuovere, in questi mesi, incontri tra giovani. Oltre 200 ragazzi di diverse confessioni cristiane, assieme ad alcuni ebrei e musulmani, hanno partecipato al Secondo incontro ecumenico nazionale promosso a Milano dal comitato “Osare la pace”, al termine del quale è stato lanciato un messaggio per Sibiu. “L’ecumenismo - scrivono i giovani - è oggi una sfida difficile, eppure assolutamente necessaria in un’Europa che porta nella propria storia e nel proprio presente tutto il peso delle divisioni tra le Chiese”. Nel messaggio viene sottolineata l’importanza dell’impegno per la pace, per il dialogo interreligioso (in particolare islamo-ebraico-cristiano), per la giustizia e la salvaguardia del creato. Analoga iniziativa si è svolta a Saint Maurice (Svizzera-Canton Vallese), dove dal 27 al 30 luglio si sono ritrovati i 35 giovani in rappresentanza delle Chiese ortodosse, protestanti e anglicane, delegati della Conferenza delle Chiese Europee (KEK). Dal 25 al 28 giugno, invece, si sono dati appuntamento a Rodi 35 rappresentanti di quasi tutte le chiese ortodosse. Scopo dell’incontro, ha spiegato il metropolita di Sassima Gennadios, è stato quello di “rafforzare gli esistenti legami di fraternità tra le Chiese ortodosse ed essere in grado di agire e parlare in modo coordinato”. Al termine dei lavori, i partecipanti hanno indirizzato all’Assemblea un rapporto nel quale si ribadisce la responsabilità di tutti i cristiani a pregare e a lavorare per l’unità della Chiesa e l’importanza di ribadire a Sibiu le radici cristiane del continente europeo nonché l’impegno per la promozione dei valori cristiani. (T.C.)







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