Triste primato per il Laos. E’ il Paese con la maggiore concentrazione di bombe inesplose
Ci vorranno quasi 400 anni, in Laos, per bonificare i terreni nei quali sono sepolti
migliaia di ordigni inesplosi. Ne sono convinti i collaboratori delle agenzie ONU
che vivono nel Paese e che lavorano ai programmi per sanare il territorio. La nazione
- rileva l'agenzia AsiaNews - ha un triste primato quello di aver ricevuto “più bombe
pro-capite della storia”. In circa 580mila missioni di guerra, che hanno segnato il
cammino del Laos, si calcola che siano 5 milioni gli ordigni rimasti sul terreno e
molti di questi siano ancora inesplosi. Innegabile il pericolo per la popolazione
ed in particolare per i bambini che, inavvertitamente, utilizzano gli ordigni per
giocare e spesso le conseguenze sono drammatiche. Tenuto in considerazione il rischio
di esplosioni, nei laotiani si è sviluppata però una certa attenzione allo sfruttamento
dei lasciti della guerra. Centinaia di persone investono una piccola somma, circa
12 euro, per comprare metal dector in grado di individuare razzi e mortai per poi
venderli in cambio di riso. Un mercato che vede tra i maggiori compratori: la Cina,
il Vietnam e la Thailandia. Ogni Paese acquista il metallo a 0,13 euro al chilo e
poi investe nella fabbricazione di utensili da cucina o oggetti per la casa. Un modo
per trasformare gli ordigni in cose utili. (B.C.)