2007-08-02 14:18:36

Migliaia di fedeli alla Porziuncola per il Perdono di Assisi


Si celebra oggi, nella festa della Dedicazione della Porziuncola, la solennità del Perdono di Assisi. Migliaia i fedeli che stanno partecipando all'evento. Questa mattina, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, il cardinale Attilio Nicora, Legato Pontificio, ha presieduto la celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio giungono i partecipanti alla 27.ma Marcia francescana. In serata la Messa conclusiva presieduta dal vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino. Paolo Ondarza gli ha chiesto quale sia il significato del Perdono d’Assisi:RealAudioMP3


R. – C’è alla base il desiderio del Santo di mostrare la misericordia di Dio. Per questo volle ottenere un privilegio, che allora era riservato a poche chiese e quindi chi visita la Porziuncola, con determinate condizioni interiori, riceve l’indulgenza plenaria.

 
D. – Indulgenza, appunto, è un termine oggi poco conosciuto, ma è comunque un termine attuale?

 
R. – Sì, capito bene, sicuramente sì. Bisogna però che si mettano da parte qualche equivoco e qualche banalizzazione. Teologicamente approfondito si tratta di un concetto di grande spessore e di grande significato: il peccato ferisce la nostra umanità, e anche quando è stato perdonato ci lascia dei segni, perché ogni volta che pecchiamo andiamo più giù nella vita morale. L’indulgenza è una grazia speciale che il Signore dà, affinché l’uomo risulti pienamente sanato. Quando San Francesco diceva: “voglio che tutti andiate in Paradiso” in sostanza diceva “voglio che riceviate una grazia talmente grande che se voi la accoglierete, distaccandovi dal peccato, è capace di mandarvi veramente in Paradiso".

 
D. – Cosa gli uomini e le donne del 2007 possono attingere dall’esperienza del poverello di Assisi?

 
R. – Francesco è uno canta l’amore di Dio e il perdono di Assisi dice appunto questo. Mi pare che questa sia una cosa molto bella per gli uomini del nostro tempo. Riuscire a percepire un Dio, quello cristiano, come il Dio della letizia, dell’amore misericordioso.

 
D. – Eccellenza, la Chiesa e in particolare la sua diocesi di Assisi vive quest’anno il perdono alla luce della recente visita del Papa…

 
R. – Il messaggio di Benedetto XVI viene ad essere per noi un grande invito ad una conversione piena, a prendere sul serio il Vangelo e a portare Gesù Cristo nelle intime fibre del nostro essere. Mi piace ricordare quello che il Papa disse ai giovani, presentando l’esperienza di Francesco: “Solo l’infinito riempie il cuore”. Quel perdono di Assisi, in fondo, è un tuffo nell’infinito della misericordia, sapendo che quando si dice un sì a Dio, si dice anche un sì all’uomo, un sì vero a se stessi.







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