La Santa Sede registra con favore il rinnovato impegno della comunità internazionale
per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio
“La Santa Sede registra con favore l’annuncio avvenuto ieri presso le Nazioni Unite
di New York di un rinnovato impegno della comunità internazionale per il raggiungimento
dei Millennium Development Goals e l’affermazione di un maggiore spirito di solidarietà
internazionale”. E’ quanto afferma un comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia
e della Pace. Con gli Obiettivi del Millennio, siglati nel 2000, si intende abbattere
il livello di povertà e realizzare lo sviluppo sostenibile nel mondo entro il 2015.
“L’ottavo obiettivo, spesso sottovalutato o trascurato – rileva la nota - sollecita
un impegno globale per lo sviluppo sostenibile di tutti i Popoli”. Nel corso del 2007,
giunti alla metà del periodo 2000–2015, a vari livelli si è discusso lo stato di attuazione
degli obiettivi previsti dalla Millennium Declaration. Nel 2000 il termine di quindici
anni fu ritenuto adeguato per eliminare la povertà nel mondo, garantire l’educazione
primaria universale, favorire l’uguale dignità e i diritti di uomini e donne, ridurre
la mortalità dei fanciulli, promuovere migliori condizioni per la maternità, combattere
malattie ed epidemie come l’AIDS e la malaria, salvaguardare l’ambiente e in generale
rafforzare la solidarietà e la cooperazione internazionale.
“In realtà – prosegue
la nota - i governi hanno assunto l’impegno di raggiungere i suddetti obiettivi anche
prima del 2000, ad esempio in occasione del World Summit for Social Development svoltosi
a Copenaghen nel 1995. In tale prospettiva sono apprezzabili gli sforzi della comunità
internazionale e qualche miglioramento registrato nei campi dell’educazione e della
salute e nell’eliminazione della povertà nel mondo. Al tempo stesso resta urgente
la necessità di un più efficace impegno”.
“Il richiamo ad un rinnovato
impegno per il raggiungimento dei Millennium Development Goals – afferma il Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace - non può essere considerato come una semplice occasione
per ripetere dichiarazioni di intenti alle quali non seguono concrete azioni e diverse
politiche. Al contrario, secondo l’auspicio espresso da Benedetto XVI, soprattutto
i Paesi sviluppati sono chiamati a porre al centro delle proprie politiche l’eliminazione
della povertà estrema di molti paesi e il raggiungimento dei Millennium Development
Goals. Come afferma Benedetto XVI è auspicabile «che si lavori per il raggiungimento
di questi obiettivi» (Udienza Generale, 6 giugno 2007). Il tempo per le semplici
promesse sembra essere passato. A Bruxelles (2001), Monterey (2002) e Johannesburg
(2002) i governi hanno rinnovato l’impegno a destinare la quota del 0.7 % del proprio
PIL all’Official Development Assistance (ODA). Se tale promessa fosse mantenuta, una
somma stimata in 192 miliardi di USD sarebbe disponibile ogni anno per il raggiungimento
dei Millennium Development Goals (più del doppio degli attuali 78,6 miliardi di USD
disponibili). L’impegno per una nuova fase della convivenza internazionale, basata
su una rinnovata volontà politica e sulla mobilitazione di risorse umane e materiali
per la realizzazione di un’autentica solidarietà e per lo sviluppo di tutti i popoli
dovrebbe essere condiviso da tutti. La Santa Sede – conclude la nota - auspica e condivide
tale impegno”.