A Quito, in Ecuador, il II Simposio internazionale di Missiologia su “Antropologia
e Pastorale della missione”
“Antropologia e Pastorale della missione”: su questo tema, ha preso il via ieri a
Quito, in Ecuador, il II Simposio internazionale di Missiologia. Ad aprire i lavori,
due Celebrazioni Eucaristiche presiedute da mons. Néstor Rafael Herrera Heredia, vescovo
di Machala e presidente dei vescovi ecuadoriani, e dall'arcivescovo emerito di Quito,
il cardinale Antonio José González Zumárraga. Vi partecipano, fino al 3 agosto, 110
delegati di 16 nazioni latinoamericane: vescovi, direttori nazionali delle Pontificie
opere missionarie, sacerdoti, religosi e laici. Il Simposio è preparatorio al III
Incontro americano missionario (CAM3) e all’VIII Congresso missionario latinoamericano
(COMLA8), in programma proprio a Quito dal 12 al 17 agosto 2008. Il cardinale González
Zumárraga ha sottolineato alla stampa che i dibattiti e lo scambio di esperienze “saranno
inseriti nel grande compito dell'evangelizzazione latinoamericana, tenendo sempre
presente le raccomandazioni di Aparecida e, in particolare, all'interno della grande
sfida che rappresenta la Missione continentale in atto dopo la chiusura della V Conferenza
inaugurata da Benedetto XVI”. Oggi, i partecipanti, ascolteranno la prima relazione
dedicata all'antropologia missionaria nella prospettiva lanciata in Aparecida: essere
discepoli e missionari. Mons. Raúl Eduardo Vela Chiriboga, arcivescovo di Quito, che
presiederà la Santa Messa, ha voluto rilevare “l’importanza di dare a queste due parole
il vero contenuto che si evince dal Vangelo e dal comandamento di Gesù. Un vero seguace
di Cristo - ha spiegato - è un cristiano che nel proclamare la sua fedeltà al Signore
assume pienamente l'impegno di comunicarla a tutti”. Secondo mons. Vela Chiriboga,
“una prima manifestazione di tale impegno è la testimonianza: fare e vivere in modo
tale che gli altri capiscano che il tuo modello di vita è Gesù. E poi, aiutare gli
altri a conoscere e capire la Parola del Signore; aiutare a capire, e capire insieme,
ciò che Lui chiede a ciascuno. Chi così agisce – ha concluso – è un vero missionario”.
(L.B.)