Sequestrare persone innocenti è contro la legge divina: appello di Benedetto XVI all’Angelus
per gli ostaggi coreani in Afghanistan. A 50 anni dalla nascita dell’AIEA, il Papa
rilancia l’impegno contro il disarmo nucleare
La pace, l’impegno contro gli armamenti nucleari, e un appello perché siano rilasciati
gli ostaggi coreani in Afghanistan: i temi affrontati stamane all’Angelus dal Papa,
rientrato venerdì scorso nella residenza estiva di Gastel Gandolfo, dopo il periodo
di riposo trascorso a Lorenzago di Cadore, nelle Dolomiti. Ad attenderlo nella cittadina
laziale – la mia ‘seconda patria’ l’ha definita il Santo Padre - centinaia di castellani
e turisti, raccolti nel cortile del Palazzo apostolico. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Un appello
diretto di Benedetto XVI per liberare i 22 ostaggi sudcoreani da 11 giorni nelle mani
di guerriglieri talebani. Le parole del Papa risuonate, dopo la preghiera mariana,
sono rimbalzate verso chi, in tante parti del mondo, si macchia di tale delitto.
“Si
va diffondendo tra gruppi armati la prassi di strumentalizzare persone innocenti per
rivendicare fini di parte. Si tratta di gravi violazioni della dignità
umana, che contrastano con ogni elementare norma di civiltà e di diritto e offendono
gravemente la legge divina. Rivolgo il mio appello affinché gli autori
di tali atti criminosi desistano dal male compiuto e restituiscano incolumi le loro
vittime”. La pace in Terra nei pensieri di Benedetto XVI,
che prima di recitare l’Angelus si è soffermato su importante anniversario: il 29
luglio di 50 anni fa entrava in vigore lo Statuto dell’AIEA, l’Agenzia Internazionale
per l’Energia Atomica, “istituita – ha ricordato il Papa - con il mandato di ‘sollecitare
ed accrescere il contributo dell’energia atomica alle cause della pace, della salute
e della prosperità in tutto il mondo’. Finalità condivisa pienamente dalla Santa Sede,
che è membro di questo organismo fin dalla fondazione e continua a sostenerne l’attività.
“I cambiamenti epocali avvenuti negli ultimi
50 anni evidenziano come, nel difficile crocevia in cui l’umanità si trova, sia sempre
più attuale e urgente l’impegno di incoraggiare la non proliferazione di armi nucleari,
promuovere un progressivo e concordato disarmo nucleare e favorire l’uso pacifico
e sicuro della tecnologia nucleare per un autentico sviluppo, rispettoso dell’ambiente
e sempre attento alle popolazioni più svantaggiate”. “Alla
corsa agli armamenti – ha ricordato il Papa quanto prescritto nel Catechismo della
Chiesa cattolica - si deve sostituire uno sforzo comune per mobilitare le risorse
verso obiettivi di sviluppo morale, culturale ed economico, ridefinendo le priorità
e le scale di valori”.
Quindi una preghiera per la
pace alla Madonna:
“in particolare affinché le
conoscenze scientifiche e tecniche vengano sempre applicate con senso di responsabilità
e per il bene comune, nel pieno rispetto del diritto internazionale”. Infine
i saluti nelle varie lingue; rivolto ai fedeli polacchi, un omaggio ai pellegrini
morti in un incidente stradale in Francia sulla via del ritorno dal santuario de La
Salette. “Iddio protegga tutti voi – ha detto il Papa - sulle strade che conducono
ai luoghi di vacanza”; poi un indirizzo ai tanti giovani italiani presenti e soprattutto
ai castellani, oggi impegnati nella tradizionale Sagra delle pesche, e un grazie al
sindaco di Castel Gandolfo, alle autorità locali, al parroco e ai sacerdoti della
Parrocchia di San Tommaso da Villanova, dove celebrerà la Santa Messa il 15 agosto
nella Solennità dell’Assunzione.