2007-07-29 16:06:36

Sequestrare persone innocenti è contro la legge divina: appello di Benedetto XVI all’Angelus per gli ostaggi coreani in Afghanistan. A 50 anni dalla nascita dell’AIEA, il Papa rilancia l’impegno contro il disarmo nucleare


La pace, l’impegno contro gli armamenti nucleari, e un appello perché siano rilasciati gli ostaggi coreani in Afghanistan: i temi affrontati stamane all’Angelus dal Papa, rientrato venerdì scorso nella residenza estiva di Gastel Gandolfo, dopo il periodo di riposo trascorso a Lorenzago di Cadore, nelle Dolomiti. Ad attenderlo nella cittadina laziale – la mia ‘seconda patria’ l’ha definita il Santo Padre - centinaia di castellani e turisti, raccolti nel cortile del Palazzo apostolico. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3


Un appello diretto di Benedetto XVI per liberare i 22 ostaggi sudcoreani da 11 giorni nelle mani di guerriglieri talebani. Le parole del Papa risuonate, dopo la preghiera mariana, sono rimbalzate verso chi, in tante parti del mondo, si macchia di tale delitto.

 
“Si va diffondendo tra gruppi armati la prassi di strumentalizzare persone innocenti per rivendicare fini di parte.
Si tratta di gravi violazioni della dignità umana, che contrastano con ogni elementare norma di civiltà e di diritto e offendono gravemente la legge divina.
Rivolgo il mio appello affinché gli autori di tali atti criminosi desistano dal male compiuto e restituiscano incolumi le loro vittime”.
 
La pace in Terra nei pensieri di Benedetto XVI, che prima di recitare l’Angelus si è soffermato su importante anniversario: il 29 luglio di 50 anni fa entrava in vigore lo Statuto dell’AIEA, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, “istituita – ha ricordato il Papa - con il mandato di ‘sollecitare ed accrescere il contributo dell’energia atomica alle cause della pace, della salute e della prosperità in tutto il mondo’. Finalità condivisa pienamente dalla Santa Sede, che è membro di questo organismo fin dalla fondazione e continua a sostenerne l’attività.

 
“I cambiamenti epocali avvenuti negli ultimi 50 anni evidenziano come, nel difficile crocevia in cui l’umanità si trova, sia sempre più attuale e urgente l’impegno di incoraggiare la non proliferazione di armi nucleari, promuovere un progressivo e concordato disarmo nucleare e favorire l’uso pacifico e sicuro della tecnologia nucleare per un autentico sviluppo, rispettoso dell’ambiente e sempre attento alle popolazioni più svantaggiate”.
 
“Alla corsa agli armamenti – ha ricordato il Papa quanto prescritto nel Catechismo della Chiesa cattolica - si deve sostituire uno sforzo comune per mobilitare le risorse verso obiettivi di sviluppo morale, culturale ed economico, ridefinendo le priorità e le scale di valori”.

 
Quindi una preghiera per la pace alla Madonna:

 
“in particolare affinché le conoscenze scientifiche e tecniche vengano sempre applicate con senso di responsabilità e per il bene comune, nel pieno rispetto del diritto internazionale”.
 
Infine i saluti nelle varie lingue; rivolto ai fedeli polacchi, un omaggio ai pellegrini morti in un incidente stradale in Francia sulla via del ritorno dal santuario de La Salette. “Iddio protegga tutti voi – ha detto il Papa - sulle strade che conducono ai luoghi di vacanza”; poi un indirizzo ai tanti giovani italiani presenti e soprattutto ai castellani, oggi impegnati nella tradizionale Sagra delle pesche, e un grazie al sindaco di Castel Gandolfo, alle autorità locali, al parroco e ai sacerdoti della Parrocchia di San Tommaso da Villanova, dove celebrerà la Santa Messa il 15 agosto nella Solennità dell’Assunzione.







All the contents on this site are copyrighted ©.