Ancora una strage in Iraq: 29 morti nella provincia di Diyala
Ancora una strage in Iraq: dopo l’attentato kamikaze condotto ieri nel nord del Paese
e costato la vita ad almeno 80 persone, un ennesimo massacro è stato compiuto in una
provincia a nord est di Baghdad. Ce ne parla Amedeo Lomonaco:
La strage
è avvenuta nella notte: uomini armati, con indosso le divise dell’esercito iracheno,
hanno fatto irruzione in diverse abitazioni in un villaggio nella turbolenta provincia
di Diyala. Il bilancio è pesantissimo: sono morte almeno 29 persone. Tra le vittime,
ci sono donne e bambini e 12 membri di una stessa famiglia. Sono stati uccisi anche
cinque agenti di polizia. La provincia di Diyala, una delle più pericolose e violente
dell’Iraq, è abitata da sunniti, sciiti e curdi. Da circa un mese, questa zona è teatro
inoltre di una nuova, massiccia offensiva delle forze armate e irachene contro i gruppi
terroristici sunniti legati ad Al Qaeda. Migliaia di soldati americani sono poi entrati
a Baquba, capoluogo della provincia di Diyala, per scacciare i miliziani dell’organizzazione
terroristica che avevano trasformato la città in una loro roccaforte. Ma la situazione
rimane ancora instabile e si temono ulteriori attacchi. Un nuovo episodio di violenza
ha scosso anche Baghdad: la deflagrazione di una bomba, esplosa vicino all’ambasciata
iraniana, ha provocato la morte di almeno 4 persone. L’attentato è stato compiuto
nei pressi della super-fortificata ‘Zona Verde’ dove si trovano, oltre a varie ambasciate,
anche le sedi del governo e del parlamento.