E’ l’amore il cuore della vita cristiana: così, il Papa all’Angelus a Lorenzago di
Cadore, accolto dall’entusiasmo dei fedeli. L’invito di Benedetto XVI ai giovani a
partecipare numerosi alla GMG di Sydney
Anche le vacanze possono essere un tempo propizio per far crescere il rapporto personale
con Cristo: è quanto sottolineato da Benedetto XVI all’Angelus, nella suggestiva cornice
del Castello di Mirabello a Lorenzago di Cadore, dove il Papa sta trascorrendo un
periodo di riposo da lunedì scorso. Tantissimi fedeli sono accorsi nella località
delle Dolomiti per esprimere il proprio affetto al Santo Padre, nel primo evento pubblico
da quando Benedetto XVI si trova a Lorenzago. Soffermandosi sulla parabola del buon
samaritano, il Papa ha ribadito che l’amore è il cuore della vita cristiana. Quindi,
ha annunciato che, venerdì prossimo, sarà reso noto il Messaggio per la XXIII GMG,
in programma a Sydney tra un anno, proprio in questi giorni di luglio. L’indirizzo
d’omaggio, a nome di tutti i fedeli, è stato rivolto dal vescovo di Treviso, mons.
Andrea Bruno Mazzocato. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Un panorama
incantevole e l’affetto caloroso dei fedeli hanno fatto da cornice al primo Angelus
di Benedetto XVI a Lorenzago di Cadore. In un clima festoso, il Papa ha ringraziato
il Signore per la possibilità di trascorrere alcuni giorni di riposo in montagna ed
ha rivolto un pensiero particolare a quanti contribuiscono ad assicurargli un soggiorno
“sereno e proficuo”. Poi ha sottolineato che di fronte allo spettacolo delle vette
“protese verso il cielo, sale spontaneo nell’animo il desiderio di lodare Dio per
le meraviglie delle sue opere”. E’ così, ha aggiunto, che “la nostra ammirazione per
le bellezze naturali si trasforma facilmente in preghiera”. Benedetto XVI si è così
soffermato sul valore delle vacanze per un cristiano:
"Ogni
buon cristiano sa che le vacanze sono tempo opportuno per distendere il fisico ed
anche per nutrire lo spirito attraverso spazi più ampi di preghiera e di meditazione,
per crescere nel rapporto personale con Cristo e conformarsi sempre più ai suoi insegnamenti". Ha
quindi rivolto il pensiero alla liturgia della domenica, che invita a riflettere sulla
parabola del buon samaritano. Un racconto, ha detto, che “introduce nel cuore del
messaggio evangelico: l’amore verso Dio e verso il prossimo”. E’ Gesù, ha ribadito,
che chiede ad ognuno di noi di “farsi prossimo di ogni persona che incontra”. Parole
corredate da una riflessione e da un importante annuncio:
"L'amore
è dunque il 'cuore' della vita cristiana; infatti solo l’amore, suscitato in noi dallo
Spirito Santo, ci rende testimoni di Cristo. Ho voluto riproporre quest'importante
verità spirituale nel Messaggio per la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, che
verrà reso noto venerdì prossimo, 20 luglio: 'Avrete forza dallo Spirito Santo che
scenderà su di voi e mi sarete testimoni' (At 1,8). Questo il tema su cui, cari giovani,
vi invito a riflettere nei prossimi mesi, per prepararvi al grande appuntamento che
avrà luogo a Sydney, in Australia, tra una anno, proprio in questi giorni di luglio. Il
Papa ha affidato a Maria il cammino di preparazione e lo svolgimento del prossimo
incontro della gioventù e ha invitato i giovani a parteciparvi numerosi. Dopo la recita
dell’Angelus, Benedetto XVI ha salutato i responsabili delle istituzioni locali ed
i vescovi della zona, mons. Andrich, vescovo di Belluno-Feltre, mons. Mazzocato, vescovo
di Treviso, mons. Magnani, vescovo emerito di Treviso, e mons. Pasqualotto, vescovo
ausiliare di Manaus, in Brasile, nativo di Treviso, assicurando “una speciale preghiera
per loro e per il cammino pastorale delle rispettive Comunità diocesane”. Dopo i saluti,
in particolare ai giovani dei campiscuola, agli Scout e ai seminaristi, il Papa si
è trattenuto con alcuni fedeli, mentre nel piazzale antistante il Castello di Mirabello
si intonavano cori affettuosi per Papa Benedetto:
Cori e canti
A
margine dell’Angelus, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico
Lombardi, si è soffermato con alcuni giornalisti, come ci riferisce Alessandro
Gisotti:
La seconda
Enciclica del Pontefice, ha spiegato padre Lombardi, è ancora ad “un livello molto
iniziale, di idea, di riflessione scientifica che può essere impostata”. Durante questo
periodo, ha aggiunto, Benedetto XVI si dedica di più alla seconda parte del suo libro
su Gesù di Nazaret. Padre Lombardi ha anche parlato dei prossimi viaggi apostolici
del Papa. Oltre a Loreto e Vienna a settembre, e a Napoli il 21 ottobre, ed ovviamente
la GMG di Sydney, ricordata anche all'Angelus dal Santo Padre, il direttore della
Sala Stampa ha indicato due viaggi con data da definirsi. Si tratta di una visita
al Santuario mariano di Lourdes e una alle Nazioni Unite di New York. Padre Lombardi
si è anche soffermato sugli ultimi documenti del Pontefice. La lettera ai cattolici
cinesi, ha sottolineato, è “un documento storico straordinario, di grandissima attualità
e che avrà impatto sulla storia e la vita del Paese” asiatico. A proposito del Motu
Proprio sull’uso del Messale in latino del 1962, ha ribadito che non si tratta “affatto
di un passo indietro”, né un “voler mettere in questione il Concilio Vaticano II”.
Come
sottolineato, a Lorenzago oggi si respirava un clima davvero festoso, come ci conferma
l'inviato di "Avvenire", Salvatore Mazza, raggiunto telefonicamente nella località
dolomitica da Alessandro Gisotti:
R. -
E' stato un momento di grandissima festa. Tutto il piazzale era pieno di gente, nonostante
il gran caldo. Quando il Papa è arrivato si è intrattenuto a lungo e tutto si è svolto
in un'atmosfera di grande gioia e festa.
D. - Il
Papa ha ringraziato il Signore per il panorama straordinario, che lo aiuta, in un
certo senso, anche a pregare. Benedetto XVI stesso ha detto: "E' facile che l'ammirazione
per le bellezze naturali diventi preghiera"...
R.
- Sì, esatto! In questo devo dire che ha ripreso anche un qualcosa che aveva già avuto
modo di dire proprio sull'incanto di una natura che ci avvicina più al Signore, che
ci permette di ammirare la bellezza di una creazione, che tutti quanti noi siamo chiamati
a difendere, a proteggere e a promuovere.
D. - Oggi
il momento a lungo atteso dell'Angelus, con un bagno di folla. Ma, ieri in serata,
anche un altro momento importante...
R. - Sì, ieri
sera alle 18, il Papa ha ricevuto il sindaco e la giunta di Lorenzago di Cadore e
tutte le persone, circa una quarantina, comprese le famiglie, di tutti coloro che
hanno contribuito al restauro della villetta e l'ambiente intorno per il soggiorno
del Papa. Benedetto XVI ha notato in modo particolare come tutto quello che è stato
realizzato si inserisca nel contesto naturale in modo armonioso, come una preghiera
che lo aiuta a vivere con quella spiritualità, a cui ci ha abituato, anche in questo
periodo di riposo.