2007-07-14 14:12:26

Chiude da oggi e per tre anni la Biblioteca Apostolica Vaticana: urgenti molte opere di restauro strutturali e di innovazione delle misure di tutela dei preziosi documenti


“Un’accogliente casa di scienza, di cultura, di umanità” visitata da studiosi di tutto il mondo, “senza distinzione di provenienza, religione, cultura”. Con queste parole, durante la visita resa alla sua sede il 25 giugno scorso, Benedetto XVI ha descritto la funzione svolta dalla Biblioteca apostolica vaticana. Come già annunciato, l'antico edificio - esistente dal V secolo - chiude da oggi, e per circa tre anni, per urgenti interventi di restauro e per l'installazione di nuove misure di tutela e di conservazione delle migliaia di preziosi documenti in essa custoditi. Il servizio di Cecilia Seppia:RealAudioMP3


La chiusura al pubblico dello Scrinium della chiesa Romana, oggi Biblioteca Apostolica Vaticana, che fin dal V secolo veniva usato come archivio oltre che come biblioteca, è ora effettiva. La decisione, maturata dopo una riflessione durata anni, è scaturita da una necessaria e generale situazione di revisione dell’edificio e da quattro importanti grandi lavori edilizi: rinforzare i pavimenti, così che possano sostenere l’ingente mole di libri, e le volte che sostengono tutto l’edificio. Ma anche procedere al restauro del laboratorio fotografico e di quello nel quale sono conservati gli antichi manoscritti, l’area più preziosa della biblioteca.

 
Lavori necessari, dunque, e non più procrastinabili, che andranno avanti per circa tre anni per assicurare ancora alle future generazioni la conservazione perfetta di uno dei patrimoni culturali più ricchi del mondo, come ha spiegato Gian Maria Vian, storico del cristianesimo:

 
R. - Anzitutto, si tratta di un ambiente che è attualmente allocato in strutture non proprio ideali per una biblioteca e si tratta di una Biblioteca che, tra l’altro, non conosce lavori di miglioria da oltre 80 anni. A questo punto, la Biblioteca, nonostante alcuni interventi successivi, ha maturato un bisogno urgente di rinnovare le sue strutture. La Santa Sede è consapevole di chiedere un grande sacrificio agli studiosi di tutto il mondo per un bene più grande.

 
Sono più di 150 mila i volumi o faldoni conservati attualmente nell’edificio, un tesoro di inestimabile valore: 72 mila quelli più preziosi custoditi addirittura in un bunker sotterraneo, a prova di atomica. Poi le opere stampate, circa 8.300, la quasi totalità di tutte le opere stampate, tra il 1450 e il 1500 in Italia e nel mondo, e le monete del gabinetto numismatico, che contiene la prestigiosa collezione della Repubblica e dell’Impero romano. "A decoro della Chiesa militante, per la diffusione della fede, l’utilità e l’interesse comune degli uomini di scienza": questa la missione peculiare che Papa Sisto IV conferì alla Biblioteca vaticana. E questi valori, insieme alle opere, sono solo alcuni dei primati di questo luogo, le cui pareti trasudano sapere, storia e sacralità.







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