2007-07-11 20:05:51

India Il Motu proprio del Papa non creerà problemi in India secondo card. Toppo




MUMBAI, 11 lug ’07 - Il Motu proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI sull’uso del Messale Romano del 1962 non creerà particolari problemi in India e, in alcuni casi, potrebbe anzi aiutare a risolvere tensioni in seno ad alcune comunità cattoliche, come ad esempio quella di rito siro-malabarese, divisa tra gruppi più tradizionalisti e gruppi fedeli al Concilio Vaticano II. Ad affermarlo in un’intervista all’agenzia Ucan è il cardinale Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi e Presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci). In linea con i giudizi complessivamente favorevoli espressi da esponenti di diversi episcopati nel mondo, l’arcivescovo di Ranchi condivide lo spirito e le intenzioni dichiarate dal Papa di promuovere l’unità e la riconciliazione nella Chiesa: “Ritengo che il Motu proprio sia l’opera dello Spirito Santo che muove la Chiesa attraverso il Santo Padre per portare unità e armonia tra i fedeli”. Quanto agli effetti pratici del documento in India, secondo il cardinale Toppo essi saranno appena percepibili: l’interesse per il rito tridentino tra i cattolici nel Paese è infatti molto limitato. Solo a Mumbai “esiste una piccolo gruppo di fedeli tradizionalisti che già sono autorizzati a celebrare secondo il rito pre-conciliare e non ci sono mai stati problemi”, ha precisato il porporato.
(Ucan – ZENGARINI)








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