2007-07-06 14:33:42

Promulgati da Benedetto XVI i Decreti per due nuovi Santi fondatori, per la canonizzazione di un gruppo di martiri e per cinque nuovi Beati


Due nuovi Santi fondatori di Istituti religiosi, cinque nuovi Beati, un gruppo di canonizzandi uccisi in odio alla fede 530 anni fa, in Italia. Sono alcune delle figure per le quali Benedetto XVI ha autorizzato oggi la promulgazione dei Decreti, nel ricevere in udienza il cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. Ce ne parla Alessandro De Carolis:RealAudioMP3


Visse tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento il Beato Gaetano Errico, italiano della Campania, sacerdote professo che fondò la Congregazione dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. I Decreti pubblicati oggi attribuiscono un miracolo alla sua intercessione, come pure lo attribuiscono alla fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie Franescane di Maria Ausiliatrice, la Beata Maria Bernarda Bütler, svizzera di origine ma morta a Cartagena, in Colombia, nel 1924. A questi due futuri Santi vanno accostati i Beati Antonio Primaldo e i compagni laici, vittime del martirio il 13 agosto 1480 ad Otranto, in Puglia. Cinque invece saranno i nuovi Beati: quattro donne - tra le quali due fondatrici di istituti religiosi, una suora professa della Polonia e una religiosa italiana - e un uomo, Zeffirino Namuncurà, un giovane alunno salesiano della Patagonia, che morì a Roma nel 1905 a soli 19 anni. Il documento promulgato dal Papa riporta anche le virtù eroiche di cinque donne e tre uomini, tra i quali spicca il nome del cardinale veneziano, Marco Antonio Barbarigo, che fu vescovo di Montefiascone e Corneto, l’attuale Tarquinia, vissuto tra il 1600 e il 1700. Tra le donne di questo gruppo, figurano tre iniziatrici di famiglie religiose: Ignazia dello Spirito Santo, fondatrice della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria, morta nelle Filippine; Leopoldina Naudet, fondatrice della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Verona, dove morì nel 1834, e la tedesca Ildegarda Burjan, madre di famiglia e fondatrice delle Suore della Carità Sociale, che morì a Vienna nel giugno del 1933.







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