2007-07-01 13:17:08

In corso a Castel Gandolfo l’11.ma scuola estiva di astronomia e astrofisica della Specola Vaticana


E’ in corso di svolgimento, fino al 6 luglio prossimo, la Scuola estiva in Astronomia e Astrofisica Osservativa della Specola Vaticana, a Castel Gandolfo. Il corso tratta quest’anno, in particolare, i seguenti temi: pianeti extrasolari; formazione ed evoluzione dei sistemi planetari. Prendono parte alle lezioni 27 studenti provenienti da 22 Paesi dei cinque continenti. Vengono tenute due lezioni al mattino e seminari pomeridiani impartiti dagli astronomi della Specola e da docenti invitati. Completano il programma del corso visite a luoghi di interesse per l’astronomia. Sui particolari di questa iniziativa che unisce scienza e fede, Giovanni Peduto ha intervistato padre José Funes, direttore della Specola Vaticana: RealAudioMP3

 
R. – Questa è l’undicesima scuola estiva. Vi possono partecipare studenti che stanno finendo il corso di laurea o cominciano il corso di dottorato di ricerca. Possono fare domanda per questa scuola tutti gli studenti che hanno i requisiti necessari: devono essere ovviamente studenti di astronomia. Devono fare domanda, mandare delle lettere di presentazione e inviare il certificato con i voti. Questi sono i requisiti. Sono così selezionati in base a queste informazioni. Per dare un’idea: abbiamo ricevuto 150 domande da studenti di tutto il mondo e siamo in grado di accettare, purtroppo, solo 26, 27 studenti ogni anno, non di più. La Santa Sede provvede con una borsa di studio che copre il 75% delle spese per gli studenti del Terzo mondo.

 
D. - Quali sono state le novità del corso di quest’anno e come sono state impostate le lezioni?

 
R. – La novità fondamentalmente si riferisce all’argomento: la ricerca di pianeti extra solari e pianeti che girano attorno ad altre stelle. Questo è un tema molto interessante e di attualità nella ricerca astronomica. Forse la novità, quest’anno, è la visita di tanti professori, studiosi molto conosciuti a livello mondiale in questo campo.

 
D. - Quali studi e ricerche particolari sta realizzando in questo periodo la Specola?

 
R. – La Specola è un istituto piccolo, siamo pochi astronomi, circa una decina di gesuiti. Copre tutti gli argomenti dell’astronomia, quelli che vanno dal nostro sistema solare fino alla formazione e all’evoluzione dell’universo, alla cosmologia. Abbiamo studi che riguardano il sistema solare, per esempio la scoperta di questi nuovi pianeti che sono simili a Plutone, poi le stelle delle nostre galassie… Io mi occupo delle galassie vicine ed anche dello studio dell’universo nella sua complessità, nella sua totalità, quella che si chiama cosmologia: si cerca di capire un po’ meglio l’origine dell’universo, quello che si chiama il Big Bang.

 
D. - L’immensità dell’universo può aiutare chi non ha fede?

 
R. – Certamente. La scienza ci porta a domandarci perché abbiamo questo universo con miliardi di galassie e non il nulla e questa domanda sul senso di tutta questa bellezza dell’universo può portare a chiedersi chi ha creato tutto questo. Se uno apre il suo cuore e la sua mente, penso che questo possa portare a riconoscere il Creatore di tutta questa bellezza del creato.







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