In Italia: aumenti delle pensioni più basse e riduzione dell’Ici a partire dal prossimo
anno. Sono queste le novità più importanti contenute nel DPEF, il Documento di Programmazione
Economico-Finanziaria approvato ieri all’unanimità dal Consiglio dei ministri. Il
commissario europeo agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, ha espresso
“profonda preoccupazione per il limitato consolidamento pianificato per il 2008 e
gli anni successivi”. Almunia “prende anche atto della persistente incertezza” che
riguarda la riforma del sistema pensionistico. Molto soddisfatto, invece, il capo
dell’esecutivo italiano, Romano Prodi. Fortemente critica, poi, l’opposizione. E tra
i due schieramenti torna la polemica sul caso Visco-Guardia di Finanza dopo l’iscrizione
del viceministro nel registro degli indagati. Il servizio di Giampiero Guadagni.
L’economia
italiana è in ripresa e le maggiori entrate tributarie consentiranno di evitare nel
2008 la manovra correttiva. E’ questo uno dei punti salienti del documento di programmazione
economica approvato ieri. Il debito pubblico sarà coperto da parte dell’extragettito,
il famoso "tesoretto", 3,1 miliardi di euro in tutto, destinato anche allo sviluppo
e a misure specifiche per le categorie più deboli. Dunque, il DPEF prevede la riduzione
dell’Ici sulla prima casa a partire dal prossimo anno. Ma anche un sostegno del reddito
per le famiglie con figli minori e risorse economiche per gli ammortizzatori sociali.
Per le pensioni più basse (oltre 2 milioni di persone) si stanzieranno 900 milioni
di euro già in autunno e l’assegno potrà variare dai 300 ai 450 euro. Dal DPEF è stato
invece stralciato lo "scalone", il passaggio dal prossimo anno dell’età pensionabile
da 57 a 60 anni, con 35 anni di contributi. I sindacati hanno espresso la loro forte
contrarietà che ha portato alla rottura della trattativa con il Governo. Esulta comunque
Romano Prodi, che giudica quella di ieri la giornata della svolta per il rilancio
dell’economia e anche per la ritrovata coesione politica della maggioranza. Ma per
l’opposizione mancano scelte strutturali e aver lasciato irrisolto il nodo dello scalone
toglie ogni credibilità al DPEF. Per Berlusconi, alle promesse seguirà un aumento
di tasse. Ma ad alimentare la polemica politica anche la notizia che il viceministro
dell’Economia, Vincenzo Visco, è indagato dalla Procura di Roma per tentato abuso
di ufficio e presunte minacce nei confronti dell'ex comandante della Guardia di finanza,
il generale Roberto Speciale. Il centrodestra torna a sollecitare le dimissioni di
Visco, mentre il generale Speciale annuncia il ricorso al TAR contro la decisione
del Governo che gli aveva revocato l’incarico. (Giampiero Guadagni per la Raio Vaticana)