2007-06-28 20:26:55

Nella Basilica di San Paolo fuori le Mura il Papa lancia l'Anno Paolino a 2000 anni dalla nascita dell'Apostolo delle Genti


Anche oggi Cristo ha bisogno di apostoli pronti a sacrificare se stessi, di testimoni e martiri come San Pietro e San Paolo: è quanto ha sottolineato ieri pomeriggio Benedetto XVI nell’omelia dei Primi Vespri della festa dedicata ai due Apostoli. Il Papa ha presieduto la liturgia nella Basilica romana di San Paolo fuori le Mura ed ha indetto l’“Anno Paolino”, uno speciale anno giubilare dedicato all’Apostolo delle Genti in occasione del bimillenario della sua nascita. Il servizio di Tiziana Campisi:RealAudioMP3


Non hanno temuto “difficoltà e persecuzioni” Pietro e Paolo ed hanno annunciato il Vangelo “con totale dedizione a Cristo”. Ed è soprattutto dal loro “coinvolgimento personale”, ha detto Benedetto XVI, che ogni cristiano può “trarre una lezione quanto mai importante”:

 
“L’azione della Chiesa è credibile ed efficace solo nella misura in cui coloro che ne fanno parte sono disposti a pagare di persona la loro fedeltà a Cristo, in ogni situazione. Dove manca tale disponibilità, viene meno l’argomento decisivo della verità da cui la Chiesa stessa dipende”.
 
Pur se quella dei due Santi è stata una missione differente e benché il rapporto tra di loro non fosse esente da tensioni”, ha evidenziato il Papa, i due Apostoli, hanno operato “con carismi diversi per un’unica causa”: “la costruzione della Chiesa di Cristo”. Un esempio, il loro, ha affermato, che invita ad uno sguardo ecumenico:

 
“Questa Basilica, che ha visto eventi di profondo significato ecumenico, ci ricorda quanto sia importante pregare insieme per implorare il dono dell’unità, quell’unità per la quale san Pietro e san Paolo hanno speso la loro esistenza sino al supremo sacrificio del sangue”.
 
Nel ricordare che la tradizione cristiana celebra insieme Pietro e Paolo e il legame che come fondatori della Chiesa di Roma li accomuna alla città, il Santo Padre ha sottolineato che i due Apostoli appaiono “come gli iniziatori di una nuova città, come concretizzazione di un modo nuovo e autentico di essere fratelli, reso possibile dal Vangelo di Gesù Cristo”. L’omelia di Benedetto XVI si è soffermata poi, in particolare sulla figura di San Paolo, che più volte ebbe a ribadire come la propria missione fosse “frutto dell’iniziativa gratuita e misericordiosa di Dio”. Quindi il Papa, ha indetto l’“Anno Paolino”:

 
“Sono lieto di annunciare ufficialmente che all’apostolo Paolo dedicheremo uno speciale anno giubilare dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009, in occasione del bimillenario della sua nascita, dagli storici collocata tra il 7 e il 10 d.C.”.
 
Infine, esortando a riscoprire la ricchezza degli insegnamenti di San Paolo, Benedetto XVI ha invitato i fedeli a prodigarsi, come l’Apostolo delle Genti, per l’unità e la concordia di tutti i cristiani.







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