2007-06-25 15:15:07

Nuove e vecchie povertà al centro del Convegno delle Caritas diocesane


“Al di sopra di tutto. ‘Un cuore che vede’ per animare alla carità”: questo il titolo del XXXI Convegno nazionale delle Caritas diocesane italiane, in programma a Montecatini da oggi fino al 28 giugno. Ad aprire i lavori, nel tardo pomeriggio, la relazione del presidente della CEI, mons. Angelo Bagnasco. Tra i temi in esame: le nuove politiche sociali per le famiglie e per i poveri, e la coniugazione di economia e carità a vantaggio dello sviluppo. Ma quali sono, attualmente, le emergenze della società italiana? Al microfono di Isabella Piro, risponde don Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana: RealAudioMP3


R. - Sono soprattutto le attenzioni, non sempre ben considerate, legate alle politiche sociali riguardanti sia le povertà in tutte le loro espressioni e, in particolare, il cammino faticoso delle famiglie che con sempre maggior fatica vivono i loro situarsi positivamente all’interno dei nostri contesti. Ci sta poi tutto quanto riguarda il problema delle politiche penali, delle prospettive legate soprattutto alle regioni del Sud - col rischio di un’Italia dimezzata, da una parte centro-nord dall’altra centro-sud - e poi tutto quanto concerne i territori legati alle aree metropolitane.

 
D. - A questo proposito, quali soluzioni chiede e quali soluzioni propone la Caritas?

 
R. - Chiediamo innanzitutto che siano rafforzate le politiche sociali, siano garantiti i servizi minimi alle persone, aiutando quanti italiani e provenienti da altri mondi cercano nient’altro che lavoro proprio per poter dare un futuro più significativo alla propria esperienza di vita. Dall’altra parte, incrementando da parte delle Caritas l’attenzione maggiore nei confronti delle famiglie perché stiamo scoprendo come ultimamente queste fatichino soprattutto a raggiungere la fine del mese in maniera dignitosa.

 
D. - Tra le sessioni di lavoro in programma, una riflessione sui giovani e sul servizio civile: si punta quindi concretamente al coinvolgimento dei ragazzi…

 
R. - E’ un’azione nostra perché si ritiene che ai giovani debbano essere offerte occasioni; una di queste è quella dettata dalla legge 64 del 2001 che permette al giovane, alla ragazza, di fare scelta volontaria di servizio civile. Ricorre anche il 30.mo della firma tra Caritas italiana e il Ministero per quanto riguarda la valorizzazione dei giovani, prima a partire dall’obiezione di coscienza alle armi, quindi il servizio civile alternativo, e ora invece dettato da questa nuova legge che permette ai giovani di scegliere liberamente di fare servizio civile.

 
D. - Il convegno di Montecatini è a livello nazionale ma da qui partono nuove sfide anche per la Caritas Internationalis…

 
R. - Sì proprio per intercettare nel 40.mo della Populorum progressio un po’ tutte le tematiche legate alla globalizzazione della solidarietà e alla coniugazione del buon utilizzo dell’economia a servizio della solidarietà. A livello internazionale, siamo ancora fortemente impegnati nella zona dell’emergenza tsunami, soprattutto della Thailandia, dell’Indonesia, dell’India, dello Sri Lanka, delle Maldive, dove con una presenza di circa una ventina di operatori e operatrici stiamo realizzando in maniera abbondante molteplici progetti di sviluppo, di attenzione, soprattutto alla sanità, alla vita sociale, alla promozione della donna, all’attenzione nei confronti dei minori.

 
D. - In conclusione, don Vittorio Nozza, per riprendere il titolo del Convegno: qual è “il cuore che vede per animare alla carità”?

 
R. - Come dice Benedetto XVI nell’Enciclica Deus caritas est, il cuore che vede è quello del samaritano, che a partire dalla parola, dall’Eucaristia, diventa capace di attenzioni di ascolto, di osservazioni delle varie marginalità che stanno dentro i nostri territori per divenire capaci di farci essere altri dentro questa storia di prossimità. Quindi c’è un giocarsi in prima persona perché altri entrino in questa storia ricca di amore. Quindi un cuore che vede è capace di uno sguardo globale sull’umanità bisognosa dell’amore di Dio.







All the contents on this site are copyrighted ©.