2007-06-25 11:34:13

Domani, aperte eccezionalmente al pubblico 15 catacombe cristiane del centro-sud Italia, con servizio gratuito di guide


Accrescere la conoscenza del prezioso patrimonio di fede costituito dalla testimonianza dei primi martiri e della prima comunità cristiana della Chiesa di Roma: questo, il senso delle iniziative promosse domani dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, in vista della memoria liturgica dei Santi Protomartiri Romani, che ricorre il prossimo 30 giugno. Ce ne parla Roberta Moretti:RealAudioMP3


“Alcuni, ricoperti di pelli di belve, furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocefissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno, in modo che servissero da illuminazione notturna”: il macabro racconto dello storico Cornelio Tacito, nel XV libro degli Annales, riassume tutta la crudeltà dei supplizi inflitti da Nerone ai primi cristiani, i Santi Protomartiri romani. “Pene ricercatissime”, applicate in seguito al terribile incendio scoppiato a Roma il 19 luglio del 64 d.C.. Per diffondere la straordinaria testimonianza di questi primi “campioni della fede”, che pagarono con la vita la scelta di seguire Cristo, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra apre domani eccezionalmente al pubblico, con servizio di guide gratuite, 15 catacombe cristiane situate a Roma e nel Lazio, in Toscana, Umbria, Campania e Sicilia. Luoghi di fede che, nell’originaria denominazione di “coemeteria”, ossia “dormitori”, esprimono l’abbraccio di tutta la comunità cristiana nel momento della morte, premessa e antefatto della “vita vera”, della Risurrezione, della salvezza finale. Sempre domani, alle 21.00, presso le catacombe romane di San Callisto, il Dicastero Pontificio promuove la lettura scenica all’aria aperta delle biografie di alcuni martiri di diverse epoche: da san Tarcisio, a San Tommaso Moro, al Servo di Dio Rolando Rivi. Un’iniziativa di grande impatto, per diffondere, con tutta la sua attualità, il valore della testimonianza dei primi martiri anche per il cristiano del terzo millennio. Istituita nel 1852 da Pio IX, per custodire i sacri cimiteri, curare la loro conservazione, le esplorazioni, le ricerche, lo studio e tutelare la memoria dei primi secoli cristiani, i monumenti insigni e le venerabili Basiliche di Roma, la Commissione di Archeologia Sacra è stata dichiarata Pontificia da Pio IX, il quale ne ha successivamente ampliato le funzioni. I Patti Lateranensi hanno riconosciuto la sua autorità e il suo ambito di azione e studio per tutte le catacombe esistenti sul territorio italiano. Il nuovo Concordato ha poi confermato queste attribuzioni.







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