2007-06-25 12:22:41

Concluso a Roma l'Incontro europeo dei docenti universitari: non si può costruire un nuovo umanesimo senza Dio


Si è concluso ieri a Roma l'Incontro europeo dei docenti universitari che si è svolto sul tema “Un nuovo umanesimo in Europa. Il ruolo delle università”. L'evento è stato promosso dall’ Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’ Europa. Il servizio di Marina Tomarro:RealAudioMP3


Quando cerchiamo un nuovo umanesimo per l’ Europa non possiamo cercarlo senza Dio. Se gli sforzi umani prescindono consapevolmente dall’ esistenza di Dio, essi non potranno liberarsi dall’ ombra triste della mancanza del senso, del valore dell’ universo e dell’ esistenza di tutta l’ umanità.” Cosi il cardinale Peter Erdö presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’ Europa, si è rivolto ai partecipanti dell’ Incontro europeo dei docenti universitari, che si è svolto a Roma. E tante sono le prospettive che nascono da questo evento, che ha visto la presenza di oltre 3000 professori, provenienti da tutta Europa. Giuseppe Dalla Torre, rettore della Libera Università Maria Santissima Assunta:

 
“Le prospettive di impegno possono essere individuate su tre piani. Il primo piano è quello della ricerca scientifica; è necessario che quello che è stato discusso qui possa avere una continuazione nei diversi Paesi, nelle diverse università, al fine di portare avanti i discorsi che sono stati approfonditi. Il secondo piano è quello della formazione; credo che alcuni temi potrebbero essere il filo rosso che conduce all’istituzione di dottorati di ricerca, di concorsi di specializzazione inter-universitari a livello europeo. Infine, non c’è dubbio che il processo europeistico abbia bisogno di una forte presenza del pensiero scientifico cristianamente orientato. Credo che dobbiamo fare uno sforzo perché questo pensiero abbia una diffusione nell’opinione pubblica europea e nelle sedi istituzionali in cui essa si rappresenta”.

 
E tema conduttore dei 47 convegni svolti durante l’ evento, che ha coinvolto tutte le sedi universitarie romane, è stato quello di costruire un nuovo umanesimo per l’Europa, partendo proprio dalla dignità della persona umana. Mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’ Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma:

 
“Credo che oggi, la società contemporanea abbia davanti a sé l’immagine di un uomo frantumato, cioè incapace di trovare un punto di riferimento per la propria esistenza. Ecco, il convegno, attraverso proprio questo lavoro interdisciplinare, ha favorito questa integrazione tra i vari saperi e, soprattutto, ha posto in evidenza come senza una visione antropologica definita e ben precisa, difficilmente la ricerca scientifica possa superare questo momento di grande frantumazione del sapere ma soprattutto di frantumazione dell’uomo stesso. Per cui è molto importante che la ricerca scientifica, nel suo cammino, non si limiti a un esame puramente fenomenologico ma si renda conto che poi tutto deve essere verificato in una prospettiva più ampia, che è quella del destino e il futuro dell’uomo".

 
Quindi costruire un nuovo umanesimo in Europa è possibile, ma ci vuole l’ impegno di tutti affinché i progetti diventino presto una realtà.







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