2007-06-24 14:15:49

Si inaugura stasera il 43° Festival Pontino di musica


Si inaugura questa sera a Roma, al Parco della Musica, il 43° Festival Pontino, che si svolgerà fino al 29 luglio fra concerti, tavole rotonde e convegni di studi, in alcune suggestive località della Provincia di Latina. L’apertura è affidata a prestigiosi solisti, docenti storici dei Corsi di perfezionamento di Sermoneta (Mariana Sirbu, Bruno Giuranna, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Bruno Canino); tra gli ospiti d’eccezione del Festival, la scrittrice Susanna Tamaro con un testo inedito e il musicologo Mario Bortolotto. Il servizio di Arianna Voto.

(musica)
 
La musica classica si interseca al jazz, il repertorio popolare attinge alla cultura alta di Dante; e i concerti esaltano i siti storici e archeologici del Lazio - Priverno, con l’Abbazia di Fossanova e i resti dell’antica città dei Volsci, l’Auditorium di Sperlonga, l’Anfiteatro di Lenola e il medievale Castello Caetani a Sermoneta – in un connubio sempre riuscito fra arte e grande musica. Ma il Festival Pontino diventa quest’anno anche riflessione a tutto tondo sulla cultura musicale italiana, affidata al musicologo Mario Bortolotto, per uno sguardo ampio quanto i suoi ottant’anni. Il decano dei critici stigmatizza: i programmi stentano a rinnovarsi:

 
R - “Seguo naturalmente i programmi delle società, delle associazioni, dei teatri soprattutto, e devo dire che è ben difficile trovare qualcosa che possa interessarmi: si batte il repertorio più consueto, più tradizionale e, ahimé, per quanto riguarda l’opera, il melodramma, il repertorio è sempre quello. Perché il pubblico vuole sentire sempre le stesse cose che sa a memoria, è vittima di una pigrizia mentale”.

 
In controtendenza, dunque, il 29 e 30 giugno due giornate di studio completate da concerti per pianoforte, presentano prime esecuzioni assolute. Il progetto, spiega Bortolotto...

 
R. - “...è dedicato esclusivamente al pianoforte, a ciò che si pensa ancora di poter dedurre e estrarre, per così dire, da questo vecchio e grandioso strumento. Sono stati invitati alcuni compositori, di cui evidentemente vi è una notevole stima, che lasciano supporre si possa trattare di musica di grande interesse”.

 
Grazie anche ai Corsi Internazionali di Perfezionamento del “Campus”, la rassegna pontina è divenuta un riferimento per professionisti della musica e appassionati. Il presidente, l’architetto Riccardo Cerocchi:

 
R - “Il Festival è conosciuto non solo nel nostro territorio ma in Italia e anche all’estero. Dirò che è stato prima conosciuto all’estero, poi in Italia e poi in ultimo nel nostro territorio. Sta ritornando come riflesso dei riconoscimenti avuti fuori perché la nostra attività è stata sempre di carattere internazionale, non per motivi di orgoglio e di ambizione, ma perché la musica sta dovunque e quindi lì dove noi conosciamo qualche grande musicista, lo abbiamo chiamato senza pensare alle frontiere”.

 
E anche gli studenti provengono da tutto il mondo:

 
R - “Lo scorso anno, su 160 allievi già in carriera, 80 erano italiani e 80 provenivano da 31 nazioni del mondo”.

 (musica)







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