2007-06-24 10:48:31

L'Ordine di Malta ha realizzato la prima scuola superiore femminile nel sud Sudan, con la collaborazione della diocesi di Rumbek


Appartiene all'Associazione dei Cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta la realizzazione, quasi ultimata, della prima scuola femminile a Rumbek, nel sud Sudan, che per anni è stata una delle regioni più tormentate del pianeta. L'iniziativa è stata promossa anche dalla diocesi di Rumbek, guidata dal vescovo Cesare Mazzolari. Oltre che con il presule, Fabio Colagrande ha parlato di questo progetto con il responsabile, il cavaliere dell'Ordine di Malta, Gian Antioco Chiàvari:RealAudioMP3


R. - Questo progetto fa parte di un progetto più grande, che nel luglio 2005 lo Stato italiano ha deciso di portare avanti proprio per aiutare un Paese che ha vissuto 50 anni – i peggiori sono stati gli ultimi 25 anni – di un conflitto etnico, religioso devastante, che ha causato 2 milioni di morti, 4 milioni di profughi e che ha visto morire 120 mila bambini-soldato, armati alla bene e meglio e che ovviamente erano solo in grado di morire. In questa realtà, a gennaio del 2005, per fortuna, è stata firmata una pace, che regge e regge bene e che permette la ricostruzione di questo Paese così sfortunato. Una pace che ha permesso di dare una speranza a questo popolo, soprattutto di vedere delle strutture che permetteranno loro di avere un futuro migliore. Nell’ambito di questo progetto, ci sono un ospedale, una scuola-infermieri, un ponte, che è stato già costruito, proprio per collegare due fiumi che non permettevano il collegamento tra oltre 400 mila persone. In questo progetto c’era anche una scuola, la prima scuola femminile superiore, retta dalle Suore di Loreto. E siamo ormai al 60 per cento della costruzione della scuola. Le donne in sud Sudan per meno del 3 per cento sanno leggere e scrivere: ora è il momento di aiutarle.

 
Questo progetto per la costruzione della prima scuola secondaria femminile nel Sud Sudan è stato promosso - come detto - in collaborazione col vescovo di Rumbek, Cesare Mazzolari. L’abbiamo raggiunto telefonicamente a Nairobi per farci spiegare, perché è così urgente ultimare la costruzione di questo istituto ...

 
R. - Perché alle donne è stata negata per anni nella loro cultura l’educazione. Hanno l’intelligenza, la capacità di essere libere nella loro società, ma non hanno ricevuto l’educazione. Da questa scuola, verranno fuori ragazze preparate che potranno portare un servizio molto necessario alla società del Sudan. E’ urgente che le abilitiamo ad avere questa educazione e a diventare leader nel loro Paese in maniera più completa.

 
D. - Mons. Mazzolari, a poco più di due anni dalla firma della pace, qual è la situazione nel sud Sudan?

 
R. - Direi che è definitivamente migliorata. E’ una pace ancora piuttosto fragile, ma c’è un progresso lento, un poco ritardato, dovuto alla grande povertà del Paese. Non è una povertà di risorse, ma la povertà di gente che sia preparata. E’ mancata l’educazione, quindi le risorse umane sono molto limitate. Adagio, adagio ci stiamo incamminando. Non ci sono più bombardamenti. Il disarmo della gente va avanti bene. Quindi, c’è molta più sicurezza tra la gente.







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