Dal 9 al 27 luglio, il Papa a Lorenzago di Cadore: la gioia dei vescovi di Belluno
e Treviso
La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto oggi il programma del periodo di riposo,
dal 9 al 27 luglio prossimi, che il Papa trascorrerà a Lorenzago di Cadore, in provincia
e diocesi di Belluno, ospite di una casa nella diocesi di Treviso. Il Pontefice giungerà
a Lorenzago intorno alle 12.00 di lunedì 9 luglio. Per quanto riguarda l’Angelus,
il Papa reciterà la preghiera mariana domenica 15 luglio dalla residenza del Castello
di Mirabello e domenica 22 luglio nella Piazza Calvi di Lorenzago. Il rientro del
Papa a Castel Gandolfo è previsto nella serata di venerdì 27 luglio. Sono pertanto
sospese le udienze generali dei mercoledì 11, 18 e 25 luglio: riprenderanno mercoledì
1° agosto alle ore 10.00. Durante questo periodo, sono sospese tutte le udienze private
e speciali. Dunque, mancano poco più di due settimane all’arrivo del Papa a Lorenzago,
mentre i fedeli lo aspettano con trepidazione. Ecco la testimonianza del vescovo di
Belluno-Feltre, Giuseppe Andrich, raccolta da Alessandro Gisotti:
R. – Io
ho invitato la diocesi ad accogliere la presenza come un grande dono che ci onora
e ci privilegia. Gli occhi del mondo intero si punteranno sulla nostra provincia delle
Dolomiti e quindi è un apprezzamento che va alla nostra terra, alla laboriosità della
nostra gente ... Mi sono rivolto in particolare alle comunità cristiane per dire quanto
la vicinanza fisica ci pone nella condizione di sentire il nostro nesso essenziale
con il Papa, con Pietro. Un nostro concittadino, che è diventato Papa – Papa Albino
Luciani – da prete già diceva: “Noi continuamente non stacchiamoci dalla roccia”:
noi abbiamo qui rocce meravigliose, ma lui parlava della roccia che è Pietro!
D.
– Quali sono le aspettative dei fedeli della sua diocesi?
R.
– Le aspettative sono anche per quei momenti pubblici, che saranno soltanto due. L’attesa
c’è anche per la richiesta che il vescovo di Treviso, che ospita il Papa nelle strutture
di montagna della diocesi, ma anche io, abbiamo immediatamente fatto, memori di quello
che è avvenuto in Val d’Aosta lo scorso anno: cioè, un incontro con i sacerdoti. E
questa è un’attesa grande per chi guida le comunità cristiane ma anche per tutti i
cristiani presenti della nostra Terra.
D. – Ecco,
come sottolineava anche lei con la citazione di Papa Luciani, questa è una terra che
ama ed è amata dai Pontefici ...
R. – Ma, certamente!
Perché, morto Papa Luciani, esattamente ad un anno dalla sua elezione, Giovanni Paolo
II ha voluto fare la prima visita ad una diocesi d’Italia, venendo nel paese natale
di Papa Luciani, ma poi per sei volte Giovanni Paolo II è venuto a Lorenzago, in Cadore.
Quindi la terra del Cadore, che ha una sua peculiarità, ha in programma anche un segno
particolare di riconoscenza verso Papa Benedetto XVI.
Oltre
alla diocesi di Belluno, sarà interessata dal soggiorno del Papa anche la diocesi
di Treviso, dove si vive con particolare emozione l’attesa per l’arrivo di Benedetto
XVI. A sottolinearlo è proprio il vescovo di Treviso, mons. Bruno Mazzocato,
raggiunto telefonicamente nella cittadina veneta da Alessandro Gisotti:
R. -
L’attesa si fa più concreta e quindi anche sostenuta, come potremmo dire, dai preparativi
che oramai stanno diventando anche più febbrili. Sono contento perché l’organizzazione
funziona bene e sento i sacerdoti e anche i laici che ormai sentono questo arrivo,
anche affettivamente, in maniera forte.
D. - Benedetto
XVI ama la montagna. Certo avrà degli scenari straordinari da poter ammirare…
R.
- Già nella villetta che lo ospiterà avrà intanto molto verde perché c’è uno splendido
bosco di conifere che credo gli ricorderanno i boschi della Germania, con degli scorci
di paesaggio sulle vallate del Cadore e su alcune cime delle dolomiti. Quando si sposterà
anche di pochi chilometri potrà entrare in mezzo ai gruppi più suggestivi delle Dolomiti.
Muovendosi anche di pochi chilometri cambiano continuamente gli scenari, come è tipico
delle Dolomiti.
D. - C’è qualche evento particolare
che avete preparato per la visita del Papa?
R. -
Ci stiamo preparando all’Angelus di Domenica 15, che sarà riservato in modo particolare
alla diocesi di Treviso. Lo stiamo organizzando nel modo migliore, intanto per riuscire
ad avere il maggior numero persone e poi perché sia un incontro fruttuoso tra la Chiesa
di Treviso e il Santo Padre.