2007-06-21 15:12:59

Le autorità cinesi ordinano la distruzione del Santuario di Tianjiajing, dedicato alla Madonna del Carmelo


In Cina, il governo della provincia dell’Henan ha decretato la distruzione dello storico santuario di Tianjiajing, dedicato alla Madonna del Carmelo. Lo rende noto l’agenzia AsiaNews, secondo cui è stato fatto divieto assoluto per i cattolici di organizzare il pellegrinaggio annuale e proibito di svolgere in quel luogo qualunque devozione o incontro. Anche una statua della Vergine, di oltre un secolo fa, è destinata ad essere distrutta, insieme alle 14 stazioni della Via Crucis che costeggiano la strada. Secondo fonti locali, la mossa del governo sarebbe dovuta alla posizione geografica del santuario, costruito su una montagna che sovrasta un suggestivo panorama, ideale per costruire un albergo. Da marzo, il dipartimento provinciale per gli Affari religiosi ha cominciato una sorveglianza stretta di tutti i sacerdoti, costringendoli a “colloqui” per convincerli a desistere dal pellegrinaggio annuale del 16 luglio, cui di solito partecipano 40-50 mila persone. L’11 maggio, poi, il segretario generale della provincia di Henan ha ordinato la cancellazione del pellegrinaggio e diffuso la notizia anche nelle province vicine di Hebei e Shanxi. Per occupare il campo ed evitare ogni sit-in, il governo provinciale ha quindi organizzato esercitazioni militari proprio nella zona del santuario, costruito nei primi del ‘900, mobilitando circa 700 soldati. A tutt’oggi, la strada che conduce verso il santuario è chiusa e le auto e le persone che passano vengono controllate e perquisite. La decisione del governo provinciale ha stupito i fedeli della diocesi di Anyang, perché proprio quest’anno erano ricominciati i lavori di ricostruzione del santuario, distrutto quasi completamente prima dai giapponesi nella II Guerra mondiale e poi dalle Guardie Rosse negli anni 60. Per tutta risposta, il 14 maggio il governo ha revocato il permesso al santuario e al pellegrinaggio, definendoli “attività religiose illegali”, e il 16 maggio ha emesso una Risoluzione che nega l’uso del terreno nazionale alla Chiesa di Anyang, requisendo lo spazio del santuario. Intanto, dalla fine di maggio, un “gruppo di lavoro” del governo locale si è insediato a Tianjiajing. I fedeli della diocesi hanno fatto giungere ad AsiaNews un appello: “Chiediamo a tutti i fratelli e sorelle nel Signore – hanno invitato – di pregare per noi e di diffondere il nostro messaggio anche ad altri fratelli e sorelle nel mondo”. (R.M.)







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