Cambogia: dopo 30 anni prende il via il tribunale sui crimini del regime dei Khmer
rossi. La testimonianza di un sopravvissuto
Sono passati oltre 30 anni dall’epoca di terrore nella Cambogia dominata dal regime
ultra maoista dei khmer rossi di Pol Pot. I crimini lì perpetrati tra il 1975 ed il
1979 restano una delle pagine più brutali e sanguinose della storia. Oltre un milione
e mezzo di persone morirono di stenti, di fame, di malattie o uccise. L’intero paese
divenne un campo di lavoro forzato con milioni di schiavi. Oggi la giustizia inizia
il suo percorso: dopo mesi di trattative magistrati cambogiani e internazionali hanno
adottato il regolamento che darà l’avvio al tribunale di Phnom Pen, istituto dal governo
cambogiano e dall’Onu per giudicare i responsabili dei crimini commessi. Francesca
Sabatinelli ha intervistato Isidoro Palumbo, avvocato, docente di diritto internazionale
dei conflitti armati
Bovannrith
Nguon è uno dei sopravvissuti a quel massacro, allora era un adolescente e nei campi
di lavoro ha perso metà della sua famiglia. Oggi è medico a Biella, Francesca Sabatinelli
lo ha intervistato