2007-06-12 14:35:34

Presentato presso la nostra emittente, l'Incontro europeo dei docenti universitari che si svolgerà alla Lateranense dal 21 al 24 giugno


Restituire alla missione universitaria la consapevolezza di un impegno a servizio dello sviluppo integrale della persona. Questo lo scopo dell’Incontro europeo dei docenti universitari, presentato oggi presso la nostra emittente, dal titolo “Un nuovo umanesimo per l’Europa. Il ruolo delle Università”. L’evento, in programma dal 21 al 24 giugno alla Pontificia Università Lateranense, è promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario dei Trattati di Roma. Ai lavori sono già iscritti oltre 1.400 docenti di 45 Paesi europei. Ma cosa si intende per “nuovo umanesimo”? Al microfono di Gabriella Ceraso risponde mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma:RealAudioMP3


R. – Significa che la questione antropologica costituisce il cuore della vicenda culturale dell’Europa. E’ per questo che dal Giubileo in poi, i docenti universitari si sono impegnati a prendere a cuore questo tema, soprattutto attraverso un lavoro interdisciplinare, a dare nuove risposte. Crediamo infatti che i problemi contemporanei dell’Europa sono direttamente legati a ciò cui già Giovanni Paolo II, nella sua prima Enciclica Redemptor hominis, faceva riferimento: senza risolvere cioè la questione antropologica, non sarà possibile individuare strategie sociali, culturali e politiche per costruire insieme una Europa veramente rispettosa di quella tradizione che per secoli l'ha animata e che ha posto al centro l’uomo, ad immagine e somiglianza di Dio.

 
D. – Su quali ruoli rifletterete, per quanto concerne l’Università?

 
R. – Anzitutto credo che il primo ruolo sia quello di recuperare la dimensione culturale dell’Università. Non dobbiamo dimenticare che l’esperienza universitaria è un’esperienza tipicamente europea, nata in Europa, dal cuore della Chiesa. Ma questo, purtroppo, negli ultimi tempi si è un po’ affievolito. Sotto la spinta della Chiesa - e credo anche sotto la spinta del magistero di Benedetto XVI - l’università è chiamata a riscoprire e a rilanciare il suo ruolo di soggetto culturale nell’Europa. Questo fa parte del momento che l’Università sta vivendo, ed è il cammino di realizzazione del processo di Bologna, dove si creerà lo spazio comune europeo di alta istruzione. Crediamo che questo percorso sia molto importante, ma bisogna anche fare in modo che la dimensione professionalizzante non prenda il sopravvento su una dimensione culturale che è poi decisiva per la formazione di uomini e donne capaci di dare un contributo originale per il futuro dell’Europa.







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