La Chiesa incoraggia e promuove la ricerca scientifica: così, Benedetto XVI nell’udienza
ai partecipanti alla Scuola estiva della Specola Vaticana
Con la sua attività, la Specola Vaticana mostra il desiderio della Chiesa di promuovere
gli studi scientifici: è quanto ribadito dal Papa nell’udienza di stamani ai partecipanti
all’XI Scuola estiva dell’osservatorio vaticano, che si terrà a partire da oggi a
Castel Gandolfo. L’evento, della durata di un mese - ha spiegato il direttore della
Specola, il padre gesuita José Funes - coinvolge 26 giovani scienziati di ben 22 Paesi,
14 dei quali in via di Sviluppo. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Since
its establishment in 1891, the Vatican Observatory… Fin dalla sua fondazione
nel 1891, ha affermato Benedetto XVI, la Specola Vaticana ha mostrato il desiderio
della Chiesa di “abbracciare, incoraggiare e promuovere gli studi scientifici” nella
convinzione che fede e ragione sono “come due ali” che aiutano l’uomo ad elevarsi
verso la contemplazione della Verità. I Padri gesuiti che reggono l’Osservatorio Vaticano,
ha proseguito, “non solo sono attivi nella ricerca astronomica”, ma sono anche “impegnati
ad offrire opportunità alle future generazioni di astronomi”. Il Papa si è soffermato
sull’importanza della Scuola estiva della Specola, quest’anno incentrata sullo studio
dei pianeti extrasolari. Rivolgendosi agli studenti dell’Osservatorio, il Pontefice
ha messo l’accento sulla “preziosa opportunità” offerta da questo avvenimento.
The
wide variety of your backgrounds… “La grande varietà delle vostre esperienze
e tradizioni culturali - ha detto - possono essere una grande fonte di arricchimento
per tutti voi”. Di qui, l’incoraggiamento del Papa a trarre il massimo beneficio dalla
scuola. Parole corredate dal suo auspicio che “questa piccola comunità internazionale
possa diventare il segno di una più grande collaborazione scientifica per il bene
dell’umanità intera”.