Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo del Corpus Domini
Questa Domenica la Chiesa festeggia la Solennità del Corpus Domini. La Liturgia ci
presenta il brano del Vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Le folle
che ascoltano Gesù si trovano in una zona desertica e non hanno nulla da mangiare.
I discepoli manifestano al Maestro la loro preoccupazione. Allora Gesù dice:
"Dategli
voi stessi da mangiare".
Sulla festa del Corpus Domini ascoltiamo il commento
del teologo don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università
Lateranense:
Il giorno
cominciava a declinare, questa è l’ora del sacrificio cui segue l’ora della consumazione
e quindi della partecipazione al sacrificio. Gesù consegna se stesso al Padre come
agnello senza macchia. Da questa sua consegna segue la consegna ai suoi nella Cena
e quindi quella ai pagani per la sua passione e morte. Su questa consegna si fonda
la tradizione, l’atto del ricevere l’offerta consegnata dal Figlio e l’atto del donare.
Dice Paolo: “Io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso. E
Gesù dice ai discepoli prima della moltiplicazione dei pani: “Date loro voi stessi
da mangiare”. Ma il dare dei discepoli è susseguente al ricevere da Gesù. E’ Gesù
che dà i pani ai discepoli perché li distribuissero. Tutta la catena plurimillenaria
delle consegne è ancorata nella consegna originaria del Figlio al Padre. A questa
consegna che si compie nell’offerta del Corpo, diciamo: “Amen, il Corpo di Cristo,
amen”.