Due importanti nomine di Benedetto XVI: mons. Leonardo Sandri nuovo prefetto della
Congregazione per le Chiese Orientali e mons. Fernando Filoni nuovo sostituto per
gli Affari Generali della Segreteria di Stato
Due importanti nomine del Papa per quanto riguarda il prefetto della Congregazione
per le Chiese Orientali ed il nuovo sostituto per gli Affari Generali della Segreteria
di Stato. Benedetto XVI, infatti, ha accolto la rinunzia per raggiunti limiti di età
del cardinale Ignace Moussa I Daoud all’incarico di prefetto della Congregazione per
le Chiese Orientali ed ha chiamato a succedergli nel medesimo incarico l’arcivescovo
Leonardo Sandri, finora sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato;
incarico che sarà ricoperto dall’attuale nunzio apostolico nelle Filippine, l’arcivescovo
Fernando Filoni. Il servizio di Roberto Piermarini:
Mons.
Leonardo Sandri, argentino, nato a Buenos Aires nel 1943, è stato ordinato sacerdote
nel 1967. Laureato alla Gregoriana in Diritto Canonico, nel ’74 è entrato nel Servizio
diplomatico della Santa Sede ed ha prestato la propria opera in Madagascar, e come
consigliere, presso la nunziatura apostolica negli Stati Uniti e l’Organizzazione
degli Stati Americani. Nominato reggente della Prefettura della Casa Pontificia ed
assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, nel 1997 ha ricevuto
la consacrazione episcopale ed è stato nominato prima nunzio apostolico in Venezuela
e poi in Messico. Nel settembre 2000 la nomina a sostituto per gli Affari Generali
della Segreteria di Stato.
La Congregazione per le
Chiese Orientali, che guiderà mons. Sandri, ha ricevuto istituzionalmente dal Papa
il mandato di porsi in collegamento con le Chiese Orientali Cattoliche, per favorirne
la crescita, salvaguardarne i diritti e mantenere vivi e integri nella Chiesa Cattolica,
accanto al patrimonio liturgico, disciplinare e spirituale della Chiesa latina, anche
quelli delle varie tradizioni cristiane orientali. Il Dicastero esercita “ad normam
iuris” sulle eparchie, sui vescovi, sul clero, sui religiosi e sui fedeli di rito
orientale, le facoltà che le Congregazioni per i vescovi, per il clero, per gli Istituti
di vita consacrata e le Società di vita apostolica e per l’Educazione cattolica hanno
rispettivamente sulle diocesi, sui vescovi, sul clero, sui religiosi e sui fedeli
di rito latino. Ha inoltre autorità esclusiva in Egitto e penisola del Sinai, Eritrea
ed Etiopia del Nord, Albania meridionale, Bulgaria, Cipro, Grecia, Iran, Iraq, Libano,
Palestina, Siria, Giordania e Turchia.
Nell’esprimere
al Santo Padre la sua gratitudine per avergli affidato l’importante incarico, mons.
Sandri ha rivolto un deferente pensiero ai Patriarchi ed agli arcivescovi maggiori,
ai vescovi, ai sacerdoti e ai diaconi, ai monaci ed alle monache, ai religiosi e alle
religiose, agli uomini ed alle donne delle Chiese d’Oriente. “Penso soprattutto a
quelli che soffrono in Terra Santa, in Iraq, in Libano ed altrove a causa della guerra,
della violenza, della paura per l’incertezza del futuro", afferma in una dichiarazione
il nuovo prefetto; "penso a quelli che devono lasciare la propria patria e tutto ciò
che hanno. Tutti abbraccio cordialmente nel Signore ed a tutti offro fin d’ora la
mia piena dedizione e disponibilità. Sono consapevole che mi viene affidato il grande
'tesoro' della preghiera liturgica, della tradizione spirituale, della vita monastica,
della vita di tanti Santi, dell’insegnamento dei Padri e dei Dottori della Chiesa
d’Oriente. Un 'tesoro' – spiega mons. Sandri - che speriamo anche oggi sia ricercato,
rivisitato, approfondito ed amato, così che esso possa offrire alle attese odierne
della Chiesa universale e del mondo del nostro tempo la ricchezza di dottrina e di
spiritualità della tradizione orientale”. Mons. Fernardo
Filoni, nuovo sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato è pugliese,
è nato a Manduria in provincia di Taranto, nel 1946. Ordinato sacerdote nel ’70, si
è laureato in Filosofia e Diritto Canonico alla Lateranense e Scienze dell’Opinione
Pubblica alla Pro Deo. Entrato nel Servizio diplomatico della Santa Sede nel 1981,
ha prestato successivamente la propria opera presso le nunziature in Sri Lanka, Iran,
in Segreteria di Stato, in Brasile e nelle Filippine. Nel 2001 è stato consacrato
vescovo e nominato nunzio apostolico in Giordania ed Iraq. Il presule è arrivato a
Baghdad poco prima della guerra anglo-americana che ha portato alla caduta di Saddam
Hussein ed insieme all’ambasciatore cubano, è stato l’unico diplomatico a non lasciare
la capitale irachena. Lo scorso anno è stato nominato nunzio nelle Filippine. La
figura del Sostituto, comparve nell'ordinamento gerarchico della Segreteria di Stato
nel 1814. Secondo la Pastor Bonus di Giovanni Paolo II, alla Sezione degli Affari
Generali o Prima Sezione, spetta di attendere al disbrigo delle questioni riguardanti
il servizio quotidiano del Sommo Pontefice sia nella sollecitudine per la Chiesa universale
sia nei rapporti con i Dicasteri della Curia Romana. Cura la redazione dei documenti
che il Santo Padre le affida. Adempie gli atti riguardanti le nomine della Curia Romana
e custodisce il sigillo di piombo e l’anello del Pescatore. Regola la funzione e l’attività
dei rappresentanti della Santa Sede, specialmente nei confronti delle Chiese locali
e tutto ciò che riguarda le ambasciate presso la Santa Sede. Vigila sugli organi di
comunicazione ufficiali della Santa Sede e cura la pubblicazione degli “Acta Apostolicae
Sedis” e dell’“Annuario Pontificio”. “La mia nomina
è un atto di paterna benevolenza dal Papa – scrive in una dichiarazione da Manila
Mons. Filoni – al quale rispondo non senza trepidazione e sono riconoscente al cardinale
Segretario di Stato che mi annovera tra i suoi più stretti collaboratori”. Il presule
rivolge un cordiale saluto alla Segreteria di Stato “che con generosità e quotidiano
impegno – scrive – consente il disbrigo di quel lavoro, spesso nascosto, ma prezioso,
che permette alla Sede Apostolica di manifestare la sollecitudine del Successore di
Pietro nel mondo, in modo profondo e partecipe”. Mons. Filoni rivolge infine una parola
di apprezzamento per la Chiesa delle Filippine alla quale chiede il sostegno della
preghiera.