2007-06-08 18:48:48

Italia/Spagna: Una tesi sulla comunicazione diocesana in internet


ROMA, 8giu07 - “E’ necessaria una maggiore professionalità nella gestione dei siti web diocesani. Mancano persone con un background nella comunicazione (non solo tecnici) che possano tener conto non soltanto degli aspetti tecnici, ma anche di quelli di promozione e dell’interazione con i visitatori”. Lo afferma Daniel Arasa, autore di una tesi comparativa sulle web diocesane difesa, venerdì scorso a Roma. La tesi è intitolata “La comunicazione istituzionale delle diocesi cattoliche attraverso i loro websites” e verrà pubblicata dalla Pontificia Università della Santa Croce.



Il professor Arasa, spagnolo, ha preso in esame nove diocesi di tutto il mondo: Bogotà (Colombia), Johannesburg (Sudafrica), Los Angeles (USA), Madrid (Spagna), Manila (Filippine), Melbourne (Australia), Città del Messico (Messico), Milano (Italia) e San Paolo (Brasile).



L’idea della tesi non è stata quella di proporre un sito web modello, ma solo “alcuni criteri utili per la creazione e la gestione di siti a partire da alcune esperienze reali”. “Le web selezionate non sono né le migliori né le peggiori - ha spiegato -. Sono siti rappresentativi del mondo diocesano cattolico”. Tra le attività di comunicazione istituzionale, “il rapporto con i media non è il principale obiettivo dei siti delle diocesi - ha osservato Arasa -. E’ solo un’altra attività, e quindi i giornalisti non sono il primo target, anche se sono ritenuti importanti”. Arasa racconta di aver imparato “molto” dai colleghi giornalisti che ha intervistato e constata un “grande desiderio di informare e di svolgere bene il proprio lavoro”, per cui è “un mito o uno stereotipo che i giornalisti abbiano, per definizione, una visione negativa della Chiesa e delle sue istituzioni”. Dall’altro lato, afferma l’autore, “non esiste contraddizione tra informazione ed evangelizzazione: il modo migliore di evangelizzare è offrire un’informazione corretta, e questa è la finalità principale di un sito web istituzionale”. In questo senso, “Internet non è essenziale da un punto di vista costitutivo (di ciò che è la Chiesa), ma è uno strumento molto importante oggi per la comunicazione della Chiesa, e quindi può (e deve) contribuire efficacemente alla sua missione evangelizzatrice”.
(Zenit – MANCINI)








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