Intervista al nuovo segretario di Caritas Internationalis, Lesley-Ann Knight
Dopo l’udienza con il Papa, i lavori dell’assemblea generale di Caritas Internationalis
proseguono, in Vaticano, con l’approvazione oggi pomeriggio – secondo programma –
di un messaggio finale dell’assise. Intanto, dopo la nomina del presidente, ieri è
stato eletto il nuovo segretario generale: si tratta del direttore internazionale
di Caritas Inghilterra e Galles, Lesley-Anne Knight, che, intervistata da Alessandro
Gisotti, si sofferma sulle sfide future di Caritas Internationalis:
R.
– It’s an enormous joy and it’s a huge, huge privilege for me. … E’ una
gioia enorme, per me, ed un grande, grandissimo privilegio. Ho con me uno splendido
neo-eletto presidente ed insieme uno splendido comitato esecutivo, e sento che insieme
formeremo un team che consentirà a Caritas Internationalis di muoversi all’insegna
delle sfide impegnative del XXI secolo.
D. – Quale
importanza riveste la sua elezione per l’attività di Caritas Internationalis in favore
delle donne?
R. – I clearly feel that gender issues
are critical; that doesn’t mean that there are ... Ovviamente, sono cosciente
dell’urgenza che hanno tutte le questioni relative alla donna; il che non significa
che altre questioni non siano altrettanto importanti. Ma sia che consideriamo il problema
dei conflitti, sia che consideriamo il problema dell’impatto del virus HIV e dell’AIDS,
i problemi della salute, dell’istruzione, secondo me non potranno esserci miglioramenti
a lungo termine nella vita delle donne veramente povere, ma nemmeno in quella degli
uomini, senza affrontare l’aspetto legato al fattore femminile di ciascuno di questi
problemi. Quindi, sì: l’aspetto femminile è molto importante ai miei occhi.
D.
– Puo’ sintetizzarci le priorità emerse dall’Assemblea generale di Caritas Internationalis?
R.
– First and foremost is our commitment to the poor, to eradicating poverty … In
primo luogo e innanzitutto, il nostro impegno per i poveri, per sradicare la povertà
e l’ingiustizia sociale nonché le strutture stesse dell’ingiustizia, che continuano
a perpetuare la miseria, e a fare questo con e attraverso la Chiesa, con i nostri
valori e la nostra missione basati sul magistero sociale della Chiesa, che parla di
amore per il nostro prossimo e per l’umanità tutta. Credo che la Confederazione delle
Caritas sia solidamente radicata nella nostra identità cattolica e sulla rete cattolica,
così da poter raggiungere tutti e ognuno. Alla luce di questo, continueremo a porre
al centro di ogni nostro impegno l’opera di pacificazione nelle situazioni di conflitto;
continueremo nel nostro impegno per costruire in tutto il mondo una rete per la pace;
cercheremo di attuare uno sviluppo umano integrato ed integrale.
D.
– “Make Aid Work” – “Fate funzionare gli aiuti” – possiamo definirlo una specie di
slogan di questa assemblea generale; ma è anche una sorta di appello al G8?
R.
– Yes. We are calling on the G8 to fe faithful to the promises that they made ... Certo!
Noi chiediamo al G8 di essere fedeli alle promesse fatte in termini di aiuti ai poveri
e in termini del loro impegno ad assicurare che la comunità internazionale assuma
pienamente la propria responsabilità in merito ai cambiamenti climatici e di tutti
i problemi che ci riguardano. Questo è un messaggio molto chiaro da parte della Confederazione
delle Caritas.
D. – Quale importanza riveste per
la Caritas Internationalis il sostegno di Papa Benedetto XVI?
R.
– “Witnesses of charity, builders of peace”, which was the whole theme of this … “Testimoni
della carità, costruttori di pace” è stato il tema di questa assemblea generale; e
questo è venuto in risposta all’appello che il Papa ci ha rivolto, basato sulla sua
Enciclica “Deus caritas est”, di cercare i poveri e raggiungerli, di continuare a
rendere le nostre organizzazioni professionali efficienti, ma allo stesso tempo di
continuare a mantenere il nostro cuore vigile e attento alla necessità che tutti gli
esseri umani hanno della nostra compassione e dell’amore di Cristo.