Pio XII, vittima di una leggenda nera da sfatare: così il cardinale Bertone alla presentazione
di un libro su Papa Pacelli
Vittima di una leggenda nera da sfatare: così il cardinale segretario di Stato Tarcisio
Bertone ha definito Pio XII. Intervenendo ieri a Roma alla presentazione del libro
del giornalista Andrea Tornielli “Pio XII. Eugenio Pacelli. Un uomo sul trono di Pietro”,
appena pubblicato dalla Mondadori, il porporato ha sottolineato che il Pontefice ha
avuto davanti a sé un mondo irretito in passioni violente ed irrazionali, da qui anche
l’accusa dei suoi presunti silenzi di fronte all’Olocausto. Il servizio di Tiziana
Campisi:
Un
Papa ancora da scoprire: questo è Pio XII, il suo ritratto non è quello tracciato
da molti. Lo ha ribadito più volte il cardinale Tarcisio Bertone,
evidenziando che nel corso della storia sono state fatte descrizioni distorte del
Pontefice. Come conoscere allora la verità sul pontificato di Papa Eugenio Pacelli?
Lo abbiamo chiesto al porporato:
“Cercando di far
parlare le fonti, non con giudizi precostituiti e non strumentalizzando le fonti,
che sono tante e che permettono di tracciare un profilo umano, spirituale, pastorale
e anche politico di Pio XII”.
E sono diversi gli
elementi che hanno contribuito a far nascere una leggenda nera sulla figura di Pio
XII. Su questi, ha detto il cardinale Bertone, occorre far luce:
“La
questione palestinese, la questione comunista, certamente hanno fatto deviare un poco
il giudizio sul Papa - che pure ha lavorato tanto proprio per la tutela dei più sofferenti,
specialmente degli ebrei, di fronte al fanatismo della persecuzione nazista - da parte
di alcuni, perché certamente la grande massa degli ebrei salvati che erano sopravvissuti
erano infinitamente riconoscenti e molti storici hanno continuato a difendere Pio
XII”.
Ma ci sono anche altre ragioni che hanno oscurato
il pontificato di Pio XII, le ha spiegate il prof. Andrea Riccardi,
ordinario di Storia contemporanea all’Università Roma Tre:
“Secondo
me, ci sono due elementi che si incrociano e tutte e due risalgono agli anni ’60.
Uno è il Concilio, iniziato nel '62, l’altro è la rappresentazione del dramma di Hochhuth
"Il Vicario", del 1963, che fanno, nel volgere di qualche anno, di un Papa popolare,
una caricatura: la caricatura di Papa che incarna il vecchio, addirittura l’ultimo
sovrano Pontefice di fronte ad un modo nuovo di fare il Papa, per così dire profetico”.
Nel suo intervento il cardinale Bertone ha anche
descritto il contesto storico in cui è vissuto Papa Pacelli ed ha aggiunto:
“Pio
XII ha avuto davanti a sé un mondo irretito da passioni violente e irrazionali. Da
allora ha iniziato a prendere corpo un’incomprensibile accusa al Papa, per non essere
intervenuto come si doveva a favore degli ebrei perseguitati. Dice il Papa: 'Per mitigare
le loro sofferenze, migliorare le loro condizioni morali e giuridiche, tutelare i
loro imprescrittibili diritti religiosi, sovvenire alle loro ristrettezze e necessità,
ogni parola da noi rivolta a questo scopo, alle competenti autorità, e ogni nostro
pubblico accenno, dovevano essere da noi seriamente ponderati e misurati nell’interesse
dei sofferenti stessi, per non rendere, senza volerlo, più grave e insopportabile
la loro situazione. Purtroppo i miglioramenti visibilmente ottenuti non corrispondono
alla sollecitudine materna della Chiesa in favore di questi gruppi particolari, soggetti
alle più acerbe sventure'”.
Il cardinale segretario
di Stato ha poi citato i numerosi carteggi e documenti inediti che rivelano il vero
volto di Pio XII, e sui tempi necessari per poter accedere a quelli della Santa Sede
questa la sua risposta:
“C’è un materiale immenso
da mettere a posto, ma bisogna che questa opera di ordinamento, per renderla agibile
e fruibile agli studiosi, sia fatta da persone esperte. Io credo che si andrà avanti
abbastanza speditamente in questo”.