2007-06-06 13:53:09

Pio XII, vittima di una leggenda nera da sfatare: così il cardinale Bertone alla presentazione di un libro su Papa Pacelli


Vittima di una leggenda nera da sfatare: così il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone ha definito Pio XII. Intervenendo ieri a Roma alla presentazione del libro del giornalista Andrea Tornielli “Pio XII. Eugenio Pacelli. Un uomo sul trono di Pietro”, appena pubblicato dalla Mondadori, il porporato ha sottolineato che il Pontefice ha avuto davanti a sé un mondo irretito in passioni violente ed irrazionali, da qui anche l’accusa dei suoi presunti silenzi di fronte all’Olocausto. Il servizio di Tiziana Campisi: RealAudioMP3


Un Papa ancora da scoprire: questo è Pio XII, il suo ritratto non è quello tracciato da molti. Lo ha ribadito più volte il cardinale Tarcisio Bertone, evidenziando che nel corso della storia sono state fatte descrizioni distorte del Pontefice. Come conoscere allora la verità sul pontificato di Papa Eugenio Pacelli? Lo abbiamo chiesto al porporato:

 
“Cercando di far parlare le fonti, non con giudizi precostituiti e non strumentalizzando le fonti, che sono tante e che permettono di tracciare un profilo umano, spirituale, pastorale e anche politico di Pio XII”.

 
E sono diversi gli elementi che hanno contribuito a far nascere una leggenda nera sulla figura di Pio XII. Su questi, ha detto il cardinale Bertone, occorre far luce:

 
“La questione palestinese, la questione comunista, certamente hanno fatto deviare un poco il giudizio sul Papa - che pure ha lavorato tanto proprio per la tutela dei più sofferenti, specialmente degli ebrei, di fronte al fanatismo della persecuzione nazista - da parte di alcuni, perché certamente la grande massa degli ebrei salvati che erano sopravvissuti erano infinitamente riconoscenti e molti storici hanno continuato a difendere Pio XII”.

 
Ma ci sono anche altre ragioni che hanno oscurato il pontificato di Pio XII, le ha spiegate il prof. Andrea Riccardi, ordinario di Storia contemporanea all’Università Roma Tre:

 
“Secondo me, ci sono due elementi che si incrociano e tutte e due risalgono agli anni ’60. Uno è il Concilio, iniziato nel '62, l’altro è la rappresentazione del dramma di Hochhuth "Il Vicario", del 1963, che fanno, nel volgere di qualche anno, di un Papa popolare, una caricatura: la caricatura di Papa che incarna il vecchio, addirittura l’ultimo sovrano Pontefice di fronte ad un modo nuovo di fare il Papa, per così dire profetico”.

 
Nel suo intervento il cardinale Bertone ha anche descritto il contesto storico in cui è vissuto Papa Pacelli ed ha aggiunto:

 
“Pio XII ha avuto davanti a sé un mondo irretito da passioni violente e irrazionali. Da allora ha iniziato a prendere corpo un’incomprensibile accusa al Papa, per non essere intervenuto come si doveva a favore degli ebrei perseguitati. Dice il Papa: 'Per mitigare le loro sofferenze, migliorare le loro condizioni morali e giuridiche, tutelare i loro imprescrittibili diritti religiosi, sovvenire alle loro ristrettezze e necessità, ogni parola da noi rivolta a questo scopo, alle competenti autorità, e ogni nostro pubblico accenno, dovevano essere da noi seriamente ponderati e misurati nell’interesse dei sofferenti stessi, per non rendere, senza volerlo, più grave e insopportabile la loro situazione. Purtroppo i miglioramenti visibilmente ottenuti non corrispondono alla sollecitudine materna della Chiesa in favore di questi gruppi particolari, soggetti alle più acerbe sventure'”.

 
Il cardinale segretario di Stato ha poi citato i numerosi carteggi e documenti inediti che rivelano il vero volto di Pio XII, e sui tempi necessari per poter accedere a quelli della Santa Sede questa la sua risposta:

 
“C’è un materiale immenso da mettere a posto, ma bisogna che questa opera di ordinamento, per renderla agibile e fruibile agli studiosi, sia fatta da persone esperte. Io credo che si andrà avanti abbastanza speditamente in questo”.







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