2007-06-06 14:45:22

In Iraq peggiorano le condizioni di sfollati e rifugiati che superano ormai i 4 milioni


La situazione umanitaria continua a peggiorare in Iraq, dove il numero di persone fuggite dalla propria casa a causa della guerra supera ora i 4,2 milioni. Ad affermarlo l’Alto commissariato ONU per i rifugiati (ACNUR), che, in un comunicato diffuso ieri a Ginevra, ha stimato in oltre 2 milioni gli iracheni sfollati all’interno del Paese e in altri 2,2 milioni quelli che si trovano nei Paesi confinanti. “Gli appelli per un maggiore sostegno internazionale ai governi nella regione hanno fino ad ora condotto a scarsi risultati e – riferisce ancora l’ACNUR - l’accesso degli iracheni ai servizi sociali rimane limitato”. In questo quadro, Siria e Giordania continuano ad ospitare il numero più alto di iracheni in fuga, rispettivamente 1,4 milioni e 750 mila rifugiati. Gli sfollati all’interno del Paese, provenienti in gran parte dalla capitale Baghdad e dai distretti circostanti, si sono concentrati all’85% nelle regioni centrali e meridionali. Tuttavia le istituzioni locali sono travolte dalla necessità degli sfollati. Almeno 10 governatorati su 18 - aggiunge l’Alto commissariato dell’ONU - hanno chiuso le frontiere o applicano misure restrittive ai nuovi arrivi che spesso non vengono registrati. In molti casi si nega loro l’accesso ai servizi pubblici: secondo il documento il 47 per cento degli sfollati non può beneficiare dei canali ufficiali di distribuzione degli aiuti alimentari. I profughi – afferma inoltre l’ACNUR – continuano, soprattutto in Europa, ad incontrare forti ostacoli nel riconoscimento dello status di rifugiati. L’agenzia dell’ONU infine ha esortato ancora una volta tutti i Paesi “a mantenere le frontiere aperte per le persone bisognose di protezione internazionale”. (E. B.)







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