2007-06-05 14:38:33

Vigilia del G8. Bush risponde a Putin: lo scudo spaziale USA non è contro Mosca


“La Guerra Fredda è finita. La popolazione della Repubblica Ceca non deve essere costretta a decidere se essere amica degli Stati Uniti e della Russia. Può essere amica di entrambi”: lo ha detto il presidente americano, George W. Bush, al termine dei suoi colloqui a Praga con i leader della Repubblica Ceca, centrati sulla crisi politica con Mosca, aggravatasi in seguito alla decisione di installare uno scudo antimissile americano con basi in Polonia e Repubblica Ceca. Bush era giunto ieri sera a Praga, prima tappa di una visita di otto giorni in Europa, che lo porterà poi in Germania per il vertice del G8, quindi in Polonia, Italia, Albania e Bulgaria. Roberta Moretti: RealAudioMP3
 
Secondo Bush, lo scudo spaziale “intende solo difendere dal possibile lancio di missili da parte di Stati canaglia come l'Iran e la Russia non ha niente da temere”. Da parte sua, il premier ceco, Topolamek, ha ribadito che “la scarsa difesa dell'Europa, paragonata allo scudo spaziale già esistente sopra gli USA, divide la Nato in due parti senza uguali diritti”, sottolineando che di tale situazione evidentemente vuole approfittare la Russia per indebolire la posizione della Nato in Europa. Dopo le minacce del presidente russo, Putin, di puntare i propri missili verso l’Europa, Bush ha incontrato i leader della Repubblica Ceca alle prese con una popolazione ancora in maggioranza sfavorevole allo scudo spaziale e con un’opposizione che vede nella questione un modo per mettere in difficoltà Topolamek. Ieri e oggi, manifestazioni pacifiche di protesta hanno animato il centro di Praga, mentre la Cina si è detta preoccupata che la base radar possa alterare “l’equilibrio strategico” tra gli Stati. E la questione dello scudo spaziale, pur non essendo in agenda, rischia di diventare anche il tema dominante del G8 di Heiligendamm, mentre altro tema scottante tra la Russia e i Paesi che partecipano al vertice è lo Stato del Kosovo. Mosca si oppone a qualsiasi forma di indipendenza per la regione serba a maggioranza albanese e minaccia il veto all’ONU contro la soluzione sponsorizzata da Unione Europea e Nazioni Unite. Tra le questioni centrali del G8, poi, la lotta ai cambiamenti climatici, con il cancelliere tedesco, Merkel, che aspira a un accordo ambizioso che preveda una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per diminuire di due gradi il riscaldamento del pianeta nel prossimo decennio. Si parlerà, ancora di Africa, con uno sguardo alla questione degli aiuti promessi al G8 di Gleneagles nel 2005, ma anche alle tematiche del buon governo, della corruzione, dei dritti umani e della lotta contro AIDS, malaria e TBC. Il G8 potrebbe inoltre imprimere una svolta nei negoziati commerciali di Doha, sull’orlo del fallimento a quasi sei anni dal lancio del ciclo. Ma i grandi discuteranno anche di nuove regole finanziarie e commerciali, in cooperazione con i Paesi emergenti, Cina in primo luogo. Infine, le questioni più calde della politica estera: la crisi in Medio Oriente; la situazione in Iraq e Afghanistan; la disputa sul nucleare con l’Iran. Ovunque, sono state annunciate imponenti manifestazioni di protesta organizzate dai gruppi no global e si temono incidenti sulla scia di quanto avvenuto in questi giorni a Rostock, dove un bilancio provvisorio parla di un migliaio di feriti e di centinaia di arresti in seguito agli scontri tra manifestanti e polizia.







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