M.O.: le Chiese di Gerusalemme invocano negoziati per definire i confini dello Stato
palestinese
Intensificare i negoziati per creare uno Stato palestinese indipendente, che, secondo
le risoluzioni delle Nazioni Unite numero 242 e 338, possa avere confini chiaramente
stabiliti in modo da garantire ai due popoli, israeliano e palestinese, dignità umana,
sicurezza e stesse opportunità. E’ quanto chiedono i patriarchi e i capi delle Chiese
locali di Gerusalemme che ieri nella città Santa alle tre religioni, hanno aperto
‘l’International Church Action for peace in Palestine and Israel’ che proseguirà fino
al 9 giugno. Come riporta l’agenzia Sir, nel loro comunicato i leader ricordando che
quest’anno ricorre il 40.mo anniversario dell’occupazione israeliana, parlano di una
situazione “inaccettabile” nella quale “perdurano le umiliazioni e le privazioni nel
campo dei diritti umani ai danni dei palestinesi”. Tutto questo – affermano – serve
“presumibilmente per garantire la sicurezza degli israeliani, laddove siamo invece
convinti che questa dipende dalla libertà e dalla giustizia dei palestinesi”. In questo
quadro bisogna agire perché – si legge ancora – “molte ingiustizie devono essere riparate
a cominciare dalla restituzione delle terre ai diritti proprietari e dalla distruzione
del muro di sicurezza”. I leader cristiani chiudono il loro appello invitando tutti
i fedeli “in questa settimana a pregare per la pace e a fare pressione sui rispettivi
Governi per ottenerla”. (E. B.)