2007-06-04 14:54:40

La Cina "apre" alla riduzione dei gas inquinanti


La Cina “è pronta” ad affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, ma la sua “priorità”' rimane quella dello sviluppo economico: è questa la premessa che accompagna il piano elaborato dal governo di Pechino per far fronte al surriscaldamento del pianeta. Il nostro servizio: RealAudioMP3

Il piano è stato reso noto oggi dalla Commissione Nazionale per lo sviluppo e le riforme, due giorni prima dell’apertura del G8 in Germania, al quale Pechino è invitata come osservatore. La Cina, che oggi è il secondo Paese al mondo dopo gli Stati Uniti per emissione di gas inquinanti, sarà messa sotto pressione. Per stemperare la tensione, Pechino ribadisce che la sua priorità rimane quella dello sviluppo economico, ma si impegna a mantenere le emissioni nocive nel 2010 allo stesso livello di quelle del 2005, a ridurre i consumi di energia, ad operare una vasta riforestazione e a riorientare la propria agricoltura. Secondo la Cina, ad ogni modo, la proposta dell’Unione Europea di contenere il surriscaldamento del pianeta entro i due gradi, “non ha basi scientifiche”. Nel documento si afferma, tra l’altro, che Pechino “vuole rafforzare la cooperazione internazionale sul cambiamento del clima” e ritiene che gli accordi in questo campo debbano essere “complementari” al protocollo di Kyoto, il trattato sulla lotta all’inquinamento sponsorizzato dalle Nazioni Unite. Nonostante la straordinaria crescita economica degli ultimi anni, infatti, la Cina si considera ancora un Paese in via di sviluppo e fino a oggi si è rifiutata di fissare dei limiti rigidi alla proprie emissioni di gas inquinanti, come richiesto dal protocollo di Kyoto ai Paesi industrializzati.







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