2007-06-02 09:31:21

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Santissima Trinità


Questa Domenica la Chiesa festeggia la Solennità della Santissima Trinità. La Liturgia della Parola ci presenta il brano del Vangelo secondo Giovanni in cui Gesù confida ai discepoli che ha ancora molte cose da dire loro, ma per il momento non sono ancora capaci di portarne il peso. Quindi aggiunge:


“Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà".


Sulla festa della Trinità ascoltiamo il commento del teologo don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense: RealAudioMP3
 
In principio ognuno di noi è stato disegnato secondo il disegno trinitario. Siamo stati creati ad immagine di Dio che è Trinità e portiamo, quindi, in noi l’immagine della Trinità. E’ per questo motivo recondito che sfugge alla nostra vista fallibile e che la nostra memoria da sola non rintraccia, che uno scrittore in un momento di verità ha potuto affermare. “Questo è l’ostacolo, la crosta da rompere, la solitudine dell’uomo. Che Dio sarebbe un Dio solo! Un Dio che non avesse in sé la perfezione di tutte le perfezioni, la comunione, l’amore concepito e l’amore donato. Oh quanto è corto il dire e come è fioco al mio concetto!", dice il poeta. Solo l’adorazione trova la strada che al pensiero discorsivo non s’apre in prima battuta.







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