2007-06-02 08:01:01

Da domenica 3 a sabato 9 giugno in Vaticano l'Assemblea generale della Caritas Internationalis: intervista col segretario generale


A partire da domani, domenica 3 giugno, e per tutta la prossima settimana, fino a sabato 9 giugno, si tiene in Vaticano la 18.ma Assemblea generale della Caritas Internationalis, sul tema ‘Testimoni di carità, costruttori di pace’. I lavori avranno inizio con una Celebrazione eucaristica presieduta alle 17.30 di domani nella Basilica Vaticana dal cardinale vicario Camillo Ruini. Con noi a parlarcene l’attuale segretario generale della Caritas Internationalis, sig. Duncan MacLaren:

D. - Quale l’obiettivo principale di questa Assemblea?

R. – La nostra Assemblea generale rappresenta il livello più alto di decisione nella Confederazione della Caritas. Abbiamo quindi tantissimo da fare. Saranno presenti circa 400 delegati provenienti da tutte le parti del mondo e fra di loro ci sono anche 70 vescovi. In agenda, abbiamo molti obiettivi e temi da trattare. Anzitutto quello del lavoro della Caritas a livello internazionale. Abbiamo preparato una bozza di un quadro strategico con quattro priorità e i nostri delegati discuteranno proprio queste priorità, che riguardano il nostro lavoro nelle situazioni di emergenza, il nostro lavoro nelle situazioni di pace, come costruire la pace in un mondo di conflitto, e il nostro lavoro riguardo allo sviluppo umano integrale. Lo sviluppo, infatti, da un punto di vista cattolico non è centrato sullo sviluppo economico, ma riguarda una valenza olistica. Questo rappresenta – diciamo – il cuore dell’Assemblea. Si terranno poi delle elezioni importanti, quelle per il presidente, il segretario generale, il tesoriere. Ci saranno delle celebrazioni eucaristiche ed avremo in particolare un momento con il Santo Padre. Questo incontro per noi rappresenta veramente un momento importante, anche perché Papa Benedetto XVI con la sua prima enciclica Deus Caritas Est ha ispirato il tema stesso della nostra Assemblea generale “Testimoni di carità, costruttori di pace”. Questa Enciclica permea tutta l’Assemblea generale. Quindi rappresenta per noi un evento molto importante per la vita della Confederazione.

D. - Nel mondo ci sono drammi dimenticati come quelli nel Darfur, in Colombia, Uganda, Sri Lanka: cosa sta facendo la Caritas Internationalis?

R. – Questi drammi non sono dimenticati dalla Chiesa e non sono dimenticati dalla Caritas. Noi siamo attivi in tutti questi Paesi. In Darfur, ad esempio, noi abbiamo il programma più grande di tutte le organizzazioni che aiutano in quella zona. Noi svolgiamo questo programma in collaborazione con le Chiese protestanti. In Colombia, la nostra Caritas rappresenta il leader nella costruzione della pace e si impegna anche con il Governo colombiano nell’invitare ad adoperarsi per la pace. Abbiamo trattato questi drammi in vari modi, ma certamente non sono dimenticati dalla Chiesa.

D. - Perché nel mondo c’è ancora tanta indifferenza di fronte alle sofferenze di centinaia di milioni di persone?

R. – Non posso dire che questo sia esattamente vero. Io viaggio tantissimo per ragioni di lavoro per il mondo e vedo, ad esempio, come si impegnano i volontari nei Paesi poveri per aiutare gli altri. Quando c’è stato lo tsunami, la gente delle parrocchie si è tanto adoperata ad aiutare, anzitutto i vicini. Non è vero che ci sia indifferenza, anche se diamo un’occhiata qui in Europa. C’è un aumento dei fondi sia dai Governi che dalle persone. L’unica cosa che tutti vogliono sapere è se questi aiuti arrivano veramente alle popolazioni bisognose. Noi possiamo dire che nella Caritas questo avviene, perché operiamo direttamente con le Caritas locali, con la Chiesa locale.

D. - Tra gli altri temi al centro dell’Assemblea figura la situazione in Medio Oriente nel 40.mo anniversario dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Come si vive in questi territori e che si può fare?

R. – E’ molto difficile. Noi abbiamo la Caritas-Gerusalemme che opera nell’area mediorientale e che ha moltissimi programmi a Gaza e in altre zone della Palestina. Abbiamo una campagna per la pace in Medio Oriente. E’ importante attuare questi progetti per il popolo, ma è ugualmente importante che a livello politico venga fatto qualcosa per cercare di cambiare la situazione. Alla nostra Assemblea generale sarà presente anche Claudette Habesch, la presidente della regione mediorientale, che celebrerà con noi questo anniversario.

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NB. L’intervista è disponibile sul netia anche il inglese e in tedesco con lo stesso Duncan MacLaren, in francese con il sig. Sébastien Dechamps, in spagnolo con il sig. José Maria Gallardo Villares.








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