2007-05-28 12:34:47

Ultimi giorni di lavori alla Conferenza di Aparecida


Comincia oggi ad Aparecida, in Brasile, l’ultima fase dei lavori della V Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano e dei Caraibi. Giovedì 31 maggio una solenne concelebrazione eucaristica presso il Santuario di Nostra Signora Aparecida e la pubblicazione del tradizionale Messaggio al Popolo di Dio chiuderanno ufficialmente l’importante evento. Il servizio di Luis Badilla:

 Ieri, nelle numerose Messe che sono state celebrate da decine di vescovi nella cittadina brasiliana, molti presuli, nelle loro omelie hanno ricordato l’imminenza di questa chiusura e, soprattutto, hanno sottolineato i frutti dell’incontro i cui partecipanti – è stato rilevato - “hanno lavorato con grande spirito di comunione e fratellanza”. In sostanza, da oggi, si torna al lavoro nelle sedute plenarie per esaminare e votare il testo del Messaggio al Popolo di Dio che sarà reso pubblico durante l’Eucaristia conclusiva, così come le centinaia di paragrafi che formano i sette Capitoli del documento finale da consegnare alla Santa Sede per l’approvazione del Santo Padre. Numerose Commissioni e sottogruppi specializzati hanno continuato a lavorare durante il fine settimana con lo scopo di fornire alle plenarie il materiale necessario. Dal resoconto dei numerosissimi interventi sia dei membri della Conferenza sia degli invitati ed esperti, si evince chiaramente che l’agenda dell’incontro è stata rispettata e seguita con puntualità. L’essere “discepoli” e “missionari” di Gesù ha catalizzato gran parte delle riflessioni e delle proposte. Questa doppia sfida, come ha detto il vescovo di San Pedro, mons. Alvaro Ramazzini, presidente dell’Episcopato guatemalteco, “costituirà il binario dell’evangelizzazione dei prossimi anni”. “Evangelizzazione - ha ricordato il cardinale Clàudio Hummes, prefetto della Congregazione per il clero - che “non sarà mai separata dalla promozione umana”: ragion per cui - ha spiegato l’arcivescovo di Tunja e presidente dell’Episcopato colombiano mons. Luis Castro Quiroga - “abbiamo voluto guardare con gli occhi di pastori l’odierna realtà socio-economica e politico-culturale dei nostri popoli. Si tratta - ha aggiunto - di condizioni che l’annuncio del Vangelo non può ignorare”. In quest’ottica si può rilevare che per la totalità dei vescovi la globalizzazione, insieme ai suoi aspetti positivi (“in particolare l’interdipendenza tra i popoli” come ha ricordato l’arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Jorge Mario Bergoglio) ha rappresentato per la regione l’accrescersi di numerose difficoltà e problemi, soprattutto l’acuirsi dell’iniquità sociale con la comparsa di nuovi settori sociali “esclusi”, da un lato, e dall’altro, come hanno precisato i cardinali Renato Raffaele Martino e Paul Poupard, l’inserimento degli spazi e delle identità culturali della regione “nel gigantesco traino dell’omologazione che spesso schiaccia le radici storiche e autentiche di questi popoli” introducendo “pseudo-valori o modelli di vita avulsi dal modo di essere latinoamericano”.







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