2007-05-25 16:01:55

Il governo iracheno promette “pieno sostegno” e “protezione” ai cristiani perseguitati in Iraq. Anche il mondo musulmano iracheno condanna gli attacchi


Il Consiglio dei ministri iracheno ha espresso solidarietà e promesso protezione ai cristiani di Baghdad. In un comunicato ufficiale, citato da AsiaNews, il portavoce del governo di Baghdad ha dichiarato che “il Gabinetto ha esaminato la questione delle minacce e delle espulsioni delle famiglie cristiane di Baghdad da parte di gruppi terroristici. Il Gabinetto – ha aggiunto – ha espresso il suo pieno sostegno, affinché si prendano le necessarie misure per la loro protezione e si provveda a dare loro assistenza nell'affrontare tale minaccia contraria all’ortodossia della nostra religione islamica e alla società irachena, basata sulla tolleranza per tutte le sue componenti, specialmente nei confronti dei nostri fratelli cristiani”. I cristiani iracheni, in patria e all’estero, hanno accolto con favore la dichiarazione del governo, attesa da tempo, dopo le numerose denunce di vescovi e clero; hanno notato, però, che si tratta per ora “solo di intenzioni” e che il comunicato ufficiale non contiene alcun provvedimento “concreto” per arginare la campagna di persecuzione diretta contro la comunità a Baghdad e a Mosul. Sono queste le due città al momento più colpite da violenze, minacce e soprusi, come la confisca dei beni e l’obbligo di convertirsi all’Islam. C’è da dire, comunque, che parte del mondo musulmano si è schierata a favore dei “fratelli cristiani”, tra cui anche il segretario generale del gran mufti dell’Iraq: abbiamo “appreso con tristezza e dolore ciò che sta avvenendo ai nostri fratelli cristiani – ha dichiarato, in un messaggio – e ne condanniamo i responsabili”. (R.M.)







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