Senza un incontro personale con Gesù Cristo risorto la fede cristiana resta sterile.
Così il Papa al termine dell'esecuzione dell'Oratorio "Resurrexi" offerto dalla Cei
Questo pomeriggio alla presenza del Papa, nell’Aula Paolo VI, esecuzione speciale
dell’Oratorio sacro contemporaneo “ Resurrexi”, per orchestra sinfonica, doppio coro
di voci bianche e coro misto, voce recitante e cinque solisti. Si tratta di un lavoro
commissionato dalla CEI in occasione del IV Convegno Nazionale Ecclesiale di Verona:
un'opera a cui hanno lavorato il compositore Alberto Colla per la musica e Roberto
Mussapi per il testo poetico. Il concerto vede impegnati i complessi artistici dell'Arena
di Verona diretti da Julian Kovatchev e interpreti del calibro di Massimo Popolizio
(voce recitante), Raffaella Angeletti (soprano), Rossana Rinaldi (contralto), Giorgio
Casciarri (tenore) e Maurizio Muraro (basso). In apertura del concerto mons. Angelo
Bagnasco, presidente della Cei, ha ricordato la grande sensibilità del Papa per la
musica e le altre espressioni dell’arte e il significato che Benedetto XVI attribuisce
alla “ bellezza” in ordine alla credibilità del Cristianesimo. Il servizio è di Arianno
Voto
Sulla commissione
artistica dell'Oratorio, Arianna Voto ha intervistato il sottosegretario della CEI,
mons. Mauro Rivella, e il sovrintendente della Fondazione Arena, Claudio Orazi