2007-05-23 15:33:32

Seminario a Roma per lo sviluppo agricolo dell'Africa


Quale sviluppo agricolo per l’Africa? Questo il tema sul quale si dibatte oggi in Campidoglio, a Roma, nell’ambito di un seminario proposto dalla campagna Europa – Africa. Tra gli enti internazionali e non governativi che partecipano all’iniziativa, figura anche la rete di organizzazioni contadine e di produttori agricoli dell’Africa occidentale. A seguire i lavori c’è per noi Stefano Leszczynski: RealAudioMP3

Per fare ripartire davvero l’agricoltura africana l’Unione Europea deve aggiustare il tiro. A ribadirlo sono le organizzazioni dei contadini e dei produttori agricoli africani che prendono parte ai negoziati sugli Accordi di Partenariato economico con l’UE. Questi accordi avviati nel 2003 e la cui conclusione è prevista per il dicembre 2007 spingono fortemente in direzione di una integrazione del continente africano nei mercati globali. Una strategia che tuttavia non viene ritenuta valida dai contadini africani che fanno notare come negli ultimi dieci anni non abbia portato risultati apprezzabili. Ma quali sono le strategie più corrette per favorire lo sviluppo di questo continente dove vivono 706 milioni di persone? Ci risponde Antoino Onorati, presidente dell’organizzazione non governativa Crocevia, membro della campagna EuropAfrica:

 
R. – Quello che è sbocciato di nuovo è, da una parte, la nascita e il rafforzamento delle organizzazioni contadine africane. Quindi, oggi c’è un interlocutore con cui discutere di politiche di sviluppo. Il secondo elemento che emerge con forza, anche nei documenti ufficiali dell’Unione Europea, è che se vogliamo discutere di agricoltura in Africa dobbiamo parlare di agricoltura familiare, di piccolissime aziende, dobbiamo parlare di allevamento nomade, dobbiamo parlare dell’agricoltura africana così com’è, non come a noi piacerebbe che fosse, una sorta di copia, magari povera, dell’agricoltura europea.

 
D. – Quindi, l’ostacolo non è tanto fare arrivare i prodotti africani in Europa, quanto farli arrivare all’interno dell’Africa…

 
R. – Sì, noi, per essere brutali, diciamo che è molto meglio preoccuparsi solo di farli arrivare all’interno del mercato africano. I prodotti che arrivano in Europa sono utili se sono un surplus e se sono prodotti che non sono in conflitto con l’agricoltura che dà da mangiare all’Africa. L’Africa ha capacità produttive sufficienti per nutrire se stessa ed ha un mercato alimentare interno, un mercato agricolo in crescita. Quindi, questo mercato deve essere prima di tutto riservato agli agricoltori africani. Se solo questo fosse garantito, l’Africa sicuramente sarebbe capace di risolvere una gran parte dei problemi di insicurezza alimentare.







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