2007-05-22 14:40:58

Soddisfazione e clima di ottimismo dopo la riunione di ieri in Vaticano della commissione bilaterale S.Sede - Stato d'Israele


Passi avanti sostanziali e soprattutto un clima molto positivo, che alimenta l’ottimismo. E’ questo in sintesi il risultato della riunione della commissione bilaterale Santa Sede-Stato d’Israele, che ieri mattina si è tenuta in Vaticano, sull'Accordo fondamentale del 30 dicembre 1993. Il servizio di Roberto Piermarini: RealAudioMP3

L’incontro – come precisa il comunicato congiunto reso noto della sala stampa vaticana – si è svolto in “un’atmosfera di grande cordialità, di comprensione reciproca e di buona volontà ed ha prodotto un importante progresso e la speranza per ulteriori sviluppi nei prossimi mesi”. A guidare la delegazione vaticana, mons. Pietro Parolin, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati, mentre quella israeliana dal direttore generale del Ministero degli esteri Aaron Abramovich. Il francescano padre David-Maria Jaeger che fa parte della delegazione della Santa Sede è fiducioso sulle conclusioni dell’accordo:

 
R. – Per i negoziati quella di ieri è stata una buona giornata. Continuando in buona fede, con buona volontà e lavorando, quindi, l’accordo è più che possibile. Sarebbe anche in vista.

 
Il comunicato congiunto sottolinea che i prossimi colloqui della commissione bilaterale permanente sono fissati per la prima metà di dicembre di quest’anno. Prima del prossimo incontro che avverrà in Israele, la Commissione perseguirà i suoi compiti anche a livello di esperti. Ma quali le questioni che in concreto si dovranno affrontare? Ci risponde ancora il padre Jaeger:

 
R. – Dal punto di vista della Chiesa cattolica, c'è la riconferma effettiva del riconoscimento dei diritti acquisiti alla Chiesa prima che nascesse la Stato. Questo è il punto fondamentale, in materia soprattutto fiscale, materiale, di proprietà. Una seconda parola chiave è “sicurezza”. E’ stata ripetuta molto dagli interlocutori da parte della Chiesa cattolica e non per la prima volta. Sicurezza vuole dire che la Chiesa deve sentirsi sicura nel possesso dei suoi bene e soprattutto dei Luoghi Sacri, così come di tutti gli altri beni che servono proprio a mantenere i Luoghi Sacri. Tutte queste questioni, compresa la restituzione – auspicata – di certi beni ecclesiastici requisiti in passato, sono certamente tra gli argomenti all’ordine del giorno,

 
Anche il capo della delegazione dello Stato d’Israele, Aaron Abramovich al microfono di Tracey McCLure, si dice soddisfatto dopo l’incontro di ieri, il primo dopo cinque anni:

 
R. – We didn’t set our time, you know, this negotiationhas started a long time ago ...”
Non ci siamo posti dei termini: questi negoziati sono iniziati molto tempo fa. Però, credo che questa volta siamo arrivati ad un buon punto: abbiamo intanto stabilito che le due delegazioni si incontreranno di nuovo al completo a Gerusalemme all’inizio di dicembre di quest’anno! Prima di quella data, avremo i risultati degli incontri preparatori. Vorremmo che il prossimo incontro plenario prendesse in considerazione nuovi temi, per vedere quali ulteriori progressi possono essere fatti. Ho la convinzione che ognuno di noi abbia le migliori intenzioni di condurre negoziati seri per ottenere risultati seri, per un nuovo futuro.







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