Nuova intimidazione anticattolica in India: aggrediti a Jharkhand un sacerdote ed
una suora
Nuovi attacchi contro i cattolici in India. Lunedì scorso, a Jharkhand, nei pressi
di Ranchi, un sacerdote cattolico, padre George Minj, è stato vittima di un pestaggio
da parte di sconosciuti, forse intenzionati addirittura ad ucciderlo. Con lui c’era
anche una religiosa, suor Teresa Kindo. I due sono stati bloccati, mentre erano su
un motorino, da 5 persone che hanno usato violenza nei confronti del sacerdote. Il
pestaggio si è interrotto con l’arrivo di un’auto che ha messo in fuga i malviventi.
Padre Minj è stato ricoverato al Rajendra Institute of Medical Science di Ranchi.
E' fuori pericolo ma è ancora sotto osservazione, ed anche suor Kindo ha riportato
delle ferite. “La Chiesa indiana è viva ora più che mai e non si farà intimidire da
attacchi che mirano solo a fermare la sua crescita e il suo impegno nel sociale”,
ha detto ad AsiaNews il cardinale Telesphore Placidus Toppo, arcivescovo di Ranchi.
Il porporato, che è anche presidente della Conferenza episcopale indiana, ha condannato
l’attacco e ha chiesto che lo Stato persegua i responsabili di un gesto così “preoccupante”.
“Non so dire chi compia questi atti – ha commentato il cardinale Toppo – ma chiunque
sia mira a fermare la crescita della Chiesa in India, che invece diventa più forte,
più organizzata e non ha alcuna intenzione di interrompere il suo impegno nella società,
come ha già fatto e fa per i disastri naturali, la sanità, l’educazione”. Il porporato
ha dichiarato, inoltre, che “i cristiani non sono spaventati”, ma ha sottolineato
che bisogna essere prudenti e aver fiducia nelle autorità che gli stessi indiani hanno
scelto per il governo del Paese e che con loro vanno trovate soluzioni a queste difficoltà.
(T.C.)