2007-05-14 15:29:42

Inaugurato in Turchia, il “Centro di dialogo interculturale e interreligioso” dedicato a don Andrea Santoro


E’ stato inaugurato ieri a Iskenderun, nella Turchia meridionale, il “Centro di dialogo interculturale e interreligioso” dedicato a don Andrea Santoro, il sacerdote romano Fidei Donum ucciso a colpi di arma da fuoco il 5 febbraio del 2006 nella sua chiesa a Trebisonda. Come riferisce l’agenzia del PIME, AsiaNews, è un progetto che lo stesso don Santoro aveva presentato alla Regione Lazio “per superare le distanze, pregiudizi e ignoranze e, quindi, gettare le basi di una convivenza dove la diversità non sia divisione o, peggio, ostilità, ma ricchezza disponibile e in libera circolazione”. La costruzione del Centro, finanziata dalla stessa Regione Lazio, è stata promossa dall’associazione “Don Andrea Santoro ONLUS”, fondata dalla sorella del sacerdote, Maddalena, in sintonia con la diocesi di Roma, il vicariato apostolico dell’Anatolia e l’associazione Finestra per il Medio Oriente. Presenti al simposio inaugurale, mons. Luigi Padovese, vicario apostolico di Anatolia, e mons. Antonio Lucibello, nunzio apostolico in Turchia e in Turkmenistan, insieme a personalità cristiane e musulmane, che si sono ritrovate a riflettere attorno alla figura e all’importanza della “Parola Rivelata” nel Cristianesimo e nell’Islam. “Questa è l’eredità e il frutto più bello e prezioso di mio fratello – ha commentato Maddalena Santoro – che con tutta la sua vita non ha voluto altro, se non comunicare la propria fede e identità nel rispetto dell’altro, per trovare insieme strade comuni di amicizia e di stima”. (R.M.)







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